Arte: Roberto Giovannelli all’Accademia delle Arti del Disegno

Inaugurata la mostra “Note turchine” dell’artista originario di Montecatini, ma fiorentino di adozione, che resterà aperta fino al 29 maggio 2011

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 maggio 2011 22:31
Arte: Roberto Giovannelli all’Accademia delle Arti del Disegno

L’esposizione di Roberto Giovannelli è una selezione di disegni, acquerelli, dipinti, pensieri e appunti di taccuino, realizzati dalla seconda metà degli anni Settanta circa fino ai nostri giorni. Da anni l’artista opera sui temi che uniscono l’arte e l’attività artistica in uno stretto rapporto fra loro come le contaminazioni tra pittura, musica e letteratura, seguendo un percorso che dal passato si rivolge e dialoga con il presente. Parallelamente alla sua attività artistica, Giovannelli, nato a Montecatini in Val di Nievole, dal 1980 è titolare di una cattedra di pittura all’ Accademia delle Arti del Disegno di Firenze e ha svolto studi e ricerche sulla prassi pittorica in Italia tra i secoli Settecento, Ottocento e Novecento, portando importanti interpretazioni al catalogo di Bernardino Nocchi e nuovi contributi alla biografia di Stefano e Agostino Tofanelli.

Ha chiarito l’eccentrica figura di Niccola Monti, ed è intervenuto su artisti quali Raffaello e Antonio Morghen, Francesco Antonio Cecchi, Luigi Crespi e Innocenzo Ansaldi, Pietro Benvenuti, Giuseppe Bezzuoli. La sua opera è stata selezionata per realizzare dei dipinti murali a Collodi, realizzando “Pinocchio sogna gli zecchini d’oro…” (2001/2002), e successivamente il progetto e i dipinti del portale con Pinocchio che sogna Zefiro e Flora per l’Azienda Dino. Il suo percorso si è arricchito nel corso degli anni attraverso diverse esperienze, pur mantenendo una specifica visione che gli ha permesso di guardare all'arte del passato, in particolare al neo-classicismo toscano, stabilendo un dialogo fecondo che non è mai stato “citazionista”.

Piuttosto Giovannelli sembra attraversare e interrogare la contemporaneità con una visione colta e raffinata , che è attenta a un ideale classico di bellezza che l'artista declina con ironia e leggerezza. I colori lievi e magri ci regalano una sorta di immagini oniriche che danno la sensazione di una sorta di infinita giovinezza. Significativo in alcune sue opere è il Lacoonte , elemento assunto dall'artista come riferimento alla classicità e alla lettura neo -classica dell'antico.

Giovannelli, professore di pittura per molti anni all'Accademia di Belle Arti di Firenze, è pittore colto ed ha svolto studi importanti sull'arte italiana tra Settecento e Ottocento, alla riscoperta di protagonisti minori quali Nocchi, Tofanelli, Benvenuti e Monti. Scrive Alessandro Vezzosi ,curatore della mostra “Giovannelli ha lavorato sui binari di un’interiorità nutrita di riscoperte personali e di un’accademia mitica, senza retorica né arroganza. La sua opera è tutt’altro che anti graziosa, ma le parvenze piacevoli e gli accenti raffinati sono provocazioni cortesi nell’eleganza lirica.

Arts gratia artis. L’artista spesso racconta elegie oniriche, talvolta trascrive e illustra i sogni veri della psiche”. In occasione della mostra “Note turchine” è stato pubblicato un volume, con presentazione di Carlo Sisi, di un componimento di Carlo Lapucci e dai testi di Carlo Cresti, Gian Lorenzo Mellini, Alessandro Vezzosi e dello stesso Roberto Giovannelli, che rappresenta la prima monografia a lui dedicata, con immagini delle sue opere, del suo studio e della sua collezione di oggetti neoclassici e ottocenteschi. di Alessandro Lazzeri e Cecilia Chiavistelli

Sala Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno via Ricasoli, 68 - Firenze Orario: 9-13/17-19, domenica 10-13, lunedì chiuso Ingresso gratuito

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