"Gli scarsi investimenti nella banda larga danneggiano l'economia del nostro Paese, “cenerentola” degli altri partner europei e schiavo dell'opprimente monopolio di Telecom Italia, tutt'ora gestore dell'ultimo miglio in aperto e sfacciato abuso di posizione dominate nei confronti degli altri gestori. Chi maggiormente ne risente sono le giovani aziende e gli altrettanto giovani professionisti che non riescono a mettersi al livello tecnologico di chi e' gia' nel mercato e di chi vi entra con autostrade informatiche di prim'ordine come quelle presenti oltre i nostri confini nazionali" così l'associazione a difesa di utenti e consumatori, Aduc. "A titolo di esempio - spiega Aduc - riportiamo il caso di un giovane ingegnere con studio di consulenza informatica nel Comune di Fosdinovo (MS): Nel 2005 ha sottoscritto un contratto professionale con Fastweb per telefono e Internet.
Fin dall’inizio subisce frequenti disservizi e, da settembre 2010 il servizio è pressoché inutilizzabile. A nulla servono reclami e un tentativo di conciliazione al Corecom (1): Fastweb scarica la colpa sulle infrastrutture Telecom, senza impegno a farsi valere su quest'ultima per il proprio cliente. La centrale telefonica di zona è satura, e se l'utente volesse cambiare gestore, resterebbe senza Internet anche nel futuro: dal 2005 non ci sono stati interventi strutturali tali per rimediarvi, né se ne prevedono per il futuro. I pochi tentativi di intervento effettuati in questi anni sono stati uno sperpero di denaro pubblico. La Regione Toscana ha portato avanti un piano (2007-2010) contro il digital divide il cui lotto per la Provincia di Massa Carrara è stato affidato all’operatore Eutelia, società in gravi vicende giudiziarie i cui vertici sono stati recentemente condannati per bancarotta fraudolenta.
Tale piano lasciava libertà a Eutelia di scegliere la tecnologia ad hoc. Il comune di Fosdinovo, a fine 2010, e' stato coperto con tecnologia Hiperlan, collegamenti radio operanti su frequenze prive di concessione. Inoltre, a causa di deficienze normative e regolamentari, per Fosdinovo questo servizio non prevede banda minima garantita e quindi non e' ad uso professionale. Un’alternativa poteva essere la tecnologia Wimax, ma il Comune di Fosdinovo è ai margini della copertura dell'unico operatore in zona.
Neanche le connessioni UMTS si sono dimostrate una strada percorribile, dato che la copertura è molto bassa e il collegamento è instabile e inutilizzabile per fini professionali. Questo giovane professionista ha subito e continuerà a subire danni all'attività sia per mancata produttività sia come immagine. Da mesi è costretto a recarsi presso i clienti, sparsi in tutta la Toscana, per svolgere il proprio lavoro. Le responsabilità sono molteplici. Fastweb che non fa niente per garantire il servizio, scaricando la colpa su Telecom; quest'ultima non adegua la centrale telefonica; la Regione Toscana ha buttato via soldi pubblici con interventi inadeguati; il Comune di Fosdinovo appare indifferente invece di combattere. Come sorprendersi che l'economia stenta a decollare? Come può sperare un Comune di rimanere a galla nel XXI secolo senza banda larga per cittadini e aziende? Come stupirsi se quel Comune, come altri, sarà abbandonato da aziende e professionisti? Il nostro professionista, che e' come tanti altri giovani in Italia, non può essere lasciato solo dalle istituzioni.
Ci aspettiamo che sia innanzitutto l'amministrazione comunale a far sentire la voce per difendere i diritti dei propri cittadini.