Firenze - “Il 20% dei nostri concittadini non vuole neppure sentir parlare del centro islamico a Firenze. Solo il 6% è pronto per un accoglienza indiscriminata”, ha detto capogruppo di Lega Nord Toscana Mario Razzanelli. “Il dato più eclatante che emerge dal sondaggio effettuato dall’Istituto Freni su ‘Accoglienza degli immigrati sbarcati a Lampedusa e sulla proposta progettuale della Moschea’ è rappresentato da quel 20% di fiorentini che di moschee a Firenze non vuole neppure sentir parlare, mentre la maggioranza dei nostri concittadini boccia il progetto presentato per la realizzazione della moschea in centro e condivide la proposta della Curia Fiorentina di piccoli luoghi di culto sparsi sul territorio.
Importante inoltre che il 38% degli intervistati condivida l’operato del governo sull’emergenza immigrazione, con la concessione di un permesso provvisorio di soggiorno”. Questo il commento del capogruppo di Lega Nord Toscana Mario Razzanelli, che ha presentato questa mattina i risultati del sondaggio insieme al deputato della Lega Giacomo Stucchi e ad esponenti del partito in Regione (il capogruppo Antonio Gambetta Vianna) e in Provincia (il capogruppo Marco Cordone). Al quesito “Cosa dovrebbe fare lo stato italiano nei confronti di questi immigrati irregolari”, il 38 % degli intervistati condivide l’operato del governo con la concessione di un permesso provvisorio di soggiorno per superare l’emergenza (alla cui scadenza rientra in vigore la normale legislazione per l’immigrazione).
Mentre il 28% vorrebbe che fossero accolti in strutture controllate senza la concessione del permesso di soggiorno provvisorio. Il 17 % chiede un espulsione immediata. Quindi un 83 % della città chiede comunque un controllo serio su questi migranti–clandestini. Solo una quota minoritaria di fiorentini (6%) ritiene ormai superate le frontiere e matura l’accoglienza indiscriminata. “La soluzione – ha commentato Razzanelli – non è quella di accogliere indiscriminatamente tutti. Per superare l’emergenza dei paesi del Nord Africa occorre utilizzare i fondi che oggi vengono spesi per mantenere da noi queste persone per investimenti nei loro luoghi d’origine, dove le prospettive di sviluppo sono molto maggiori che da noi, dove ormai il lavoro manca anche per gli italiani”. Riguardo alla moschea di Firenze, il livello di informazione risulta molto elevato arrivando al 71%; a conferma dell’ importanza del tema, solo il 16% degli intervistati si è dichiarato all’oscuro della richiesta della comunità islamica.
Solo il 22% dei fiorentini è però a conoscenza del progetto dell’Architetto Napolitano. Tra chi lo conosce il 66 % boccia con un netto rifiuto la proposta, e solo l’8 % ne è pienamente convinto. Ancora più significativo un altro dato, che emerge dalla risposta al quesito se l’intervistato sarebbe interessato a partecipare al percorso di dibattito pubblico della Regione. Il 71% dei fiorentini non è interessato a partecipare a questa iniziativa. La proposta della comunità islamica di avviare un processo di partecipazione alle proprie scelte in materia del luogo di culto viene accolta con favore solo dal 29 % dei fiorentini. Riguardo alla collocazione, il 55 % degli intervistati preferirebbe che la moschea si collocasse all’esterno del centro storico.
Per una minoranza (21%) può essere costruita in qualsiasi parte della città, mentre per il 20 % dei fiorentini il ‘no’ è tassativo. Alcuni, il 4%, ritengono che la decisione sia di competenza della comunità musulmana. Infine la maggioranza dei fiorentini (46 % contro il 34 %) la vuole eventualmente fuori dal centro. E per il 20 %, di moschea in centro o in periferia “no se ne parla nemmeno”. “Il problema, qui – ha notato Razzanelli – non è tanto la costruzione della moschea in sé, quanto il capire che cosa succede al suo interno.
L’esperienza di altre città italiane dimostra che il centro di culto diventa occasione di ‘auto-segregazione’ della comunità, invece di favorirne l’integrazione con la nostra società. E questo davvero non possiamo permetterlo”. L’onorevole Stucchi ha sottolineato come sia “importante la percentuale del 20% di assolutamente contrari alla moschea. Ciò che comunque è inaccettabile è ciò che accade in alcune città, dove le comunità islamiche stabiliscono le proprie moschee in luoghi impropri, saltando le procedure delle amministrazioni locali; le regole devono valere per tutti” e riguardo al fenomeno dell’immigrazione a Lampedusa come questo sia “un problema non solo italiano ma europeo”. Gambetta Vianna ha invece sottolineato come “la Lega Nord sia comunque contraria all’apertura di una moschea a Firenze.
Non solo infatti i luoghi di culto già esistenti sono più che sufficienti ad ospitare i credenti musulmani, ma non possiamo accettare che si costruiscano nuove moschee finché non verrà affermato il principio di reciprocità”. Concetto, questo, sottolineato infine anche da Cordone, che ha poi affermato, riguardo all’emergenza clandestini: “in Toscana il fenomeno si sarebbe potuto gestire molto meglio se si fosse realizzato un CIE. Noi della Lega diciamo: sì ai profughi ma no ai clandestini”.