Si rinnova il consueto appuntamento con la Settimana della Cultura. L'immenso patrimonio artistico-culturale italiano viene servito come una vivanda preziosa per gli "affamati dell'arte". Una settimana intera che il Mibac dedica agli appassionati di aree archeologiche, musei, monumenti e altri beni culturali, permettendo l'ingresso gratuito a tutti i visitatori. Anche la Necropoli di Tarquinia, patrimonio Unesco, e il Museo Nazionale archeologico della città aderiscono con entusiasmo all'iniziativa, pronti ad accogliere i visitatori e a mostrare i propri inestimabili valori.
Tarquinia, l'antica Tarch(u)na, fu una fiorente Lucumonia etrusca, la più importante delle città dell'Etruria. Ed è qui che sono gelosamente conservate le testimonianze più importanti della civiltà di Rasenna, sia nel museo situato all'interno di Palazzo Vitelleschi, incredibilmente ricco di reperti archeologici, sia nelle numerosissime tombe della necropoli, una vera e propria pinacoteca archeologica. I dipinti delle tombe etrusche raccontano attraverso le vivide immagini impresse sulle pareti tombali, la vita quotidiana, le gioie, le paure, gli splendori e la profonda spiritualità di un popolo che ha lasciato poco o nulla di scritto, ma un patrimonio immenso di immagini ancora oggi cariche di vita. La Tarquinia di oggi, caratteristica per il suo aspetto medievale, si trova a breve distanza dalla città etrusca vera e propria, la Civita, che sorgeva alle sue spalle su di un altopiano calcareo, e che ancora oggi è visibile dalla necropoli di Monterozzi.
Le necropoli della Tarquinia etrusca sono numerose e attualmente sono state censite migliaia di tombe. Tra queste, alcune decine di tombe dipinte ubicate nella necropoli di Monterozzi: ipogei di grande pregio, ricchissimi di particolari pittorici estremamente affascinanti. Tra le più belle ricordiamo la tomba dell'aristocratica famiglia degli Anina, la tomba degli Auguri, forse la più pregevole per la qualità delle pittura etrusca tarquiniese, la tomba della Caccia e della Pesca, con le famose scene appunto di caccia e pesca dipinte e l'atletico tuffatore; e tante altre ancora come la deliziosa tomba dei Fiorellini, dei Giocolieri, dei Leopardi e quella ad alto contenuto erotico della Fustigazione.
Ogni monumento della necropoli invita insomma alla contemplazione e alla conoscenza del popolo etrusco, che non smette di stupire e di richiamare pubblico, che sia semplicemente curioso o appassionato o erudito. Ricordiamo che sono disponibili le audioguide, che permettono una visita guidata autonoma e approfondita delle tombe dipinte. Anche per i più piccini sono disponibili le archeoguide, che accompagnano i bambini lungo il percorso della necropoli con divertenti e interessanti racconti animati.