In un contesto caratterizzato da un ambiente naturalistico e un paesaggio tra i più belli della regione Toscana, è nato il Parco Archeologico di Carmignano, in Provincia di Prato, che riunisce in un unico sistema il nuovo Museo Archeologico di Artimino e i monumentali siti etruschi del territorio, tra cui il Tumulo di Montefortini (seconda metà del VII sec. a.C.), uno dei più importanti monumenti archeologici della nostra regione. Lo spazio espositivo del Museo, di circa 600 metri quadri, su due livelli, è stato ricavato in un antico edificio sulle mura medievali del borgo, di fronte alla Villa Medicea La Ferdinanda.
Al suo interno, la collezione è esposta secondo un ordine topografico e cronologico, secondo due principali sezioni: il “mondo dei vivi” e il “mondo dei morti”. L’allestimento è reso più suggestivo dall‘uso di video con le ricostruzioni digitali dei siti archeologici del parco. Fanno parte della collezione del Museo Archeologico di Artimino alcuni manufatti ritrovati nelle tombe principesche del periodo Orientalizzante, tra cui tre incensieri in bucchero, del VII sec.
a.C, due dei quali, con decorazioni a traforo, esposti per la prima volta al pubblico dopo il restauro, e il terzo con iscrizione in alfabeto etrusco settentrionale è tra i reperti più noti della civiltà etrusca. Sono tutte opere di straordinaria bellezza, come la serie di oggetti in avorio, sempre esposti per la prima volta, parte del corredo funebre della tomba a circolo del Tumulo di Montefortini, dove sono stati ritrovati oltre 10.000 frammenti di avorio. Si tratta di pissidi, pettini, piccole figure femminili e maschili, placche con rappresentazioni mitologiche, animali reali o fantastici, elementi floreali, forse appartenute ad un trono Uno di questi manufatti è detto il Principe dei Gigli, una figura maschile eretta che tiene tra le mani dei lunghi tralci vegetali.
Si suppone sia Aristeo, la divinità greca che insegnò agli uomini le arti dell’apicoltura, della pastorizia e la coltivazione dell’olivo. Tante di queste placche conservano tracce di una lamina d’oro di cui erano ricoperte. Anche la coppa di vetro turchese, risalente al 640-630, è un oggetto di vetro tra i più rari e pregiati scoperti in queste sepolture principesche etrusche, confrontabile solo con quelli rinvenuti nei palazzi di Nimrud in Siria, probabilmente di artefici siriani o fenici al servizio della corte assira.
Il Parco Archeologico di Carmignano esteso circa quaranta chilometri quadrati , comprende, oltre al Museo, quattro siti principali, di grande interesse sia dal punto di vista archeologico che naturalistico: la necropoli di Artimino a Prato Rosello, il tumulo di Montefortin i con la tomba dei Boschetti a Comeana, e l’insediamento fortificato di Pietramarina. Inoltre nel Parco ci sono tracce dell’antico abitato etrusco di Artimino con l’area sacra della Paggeria Medicea e le mura di cinta.
A completare, il Parco Archeologico di Carmignano fa parte degli itinerari archeologici, storico-artistici e trekking–naturalistici essendo riuscito a recupere gli antichi sentieri del territorio. Il Museo funzionerà come punto di riferimento per il parco, dove si può ritirare una guida cartacea, e informazioni sui percorsi degli itinerari. Per le attività didattiche è previsto un centro, ancora in costruzione, che aprirà entro il 2011 e sarà destinato alla formazione, per esposizioni temporanee e ad altre attività formative per il pubblico adulto, come centro di documentazione con una mediateca e una biblioteca specializzata sul mondo degli Etruschi.
di Cecilia Chiavistelli Museo Archeologico di Artimino
Piazza San Carlo, Artimino (PO) Orario: Dal lunedì al venerdì ore 9.30 - 13.00, chiusura mercoledì sabato e domenica ore 10.00 - 13.00 / 15.00 - 18.00 chiuso per: Pasqua, Ferragosto, Natale Museo tel. 055- 8718124 Uff. Cultura Comune di Carmignano tel. 055- 8750250- 8750242
