Firenze - “La Regione Toscana è un territorio tradizionalmente attento al problema del la salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, da anni impegnato sul fronte del contrasto agli episodi di “sottotutela”. E il fatto che la Commissione inizi le proprie audizioni itineranti per l'anno 2011 proprio dalla Toscana lo riteniamo il riconoscimento di questo impegno”. Così l'assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia commenta l'audizione di oggi con il senatore Tofani e altri componenti della Commissione parlamentare, nella quale ha fornito dati e numeri per inquadrare la situazione toscana nell'ambito del panorama nazionale. Nel quadro complessivo di costante diminuzione del numero degli infortuni nel nostro Paese (nel 2009 si è registrato un calo del 9,7% rispetto all'anno precedente, e del 6,3% con riferimento agli incidenti mortali), la Toscana registra una flessione anche superiore rispetto alla media nazionale: nel 2009, si sono registrati circa 39.000 infortuni (contro gli oltre 44.000 del 2008 , ovvero l'11 ,3% circa in meno) di cui 63 mortali (a fronte di 78 nel 2008, cioè con un calo del 19,2% - si pensi comunque che solo nel 2004 se ne contavano 96).
“Naturalmente – ha detto l'Assessore – anche se la tendenza alla riduzione degli infortuni sembra consolidata, non possiamo non riconoscere che i numeri assoluti restano importanti, sia per quanto riguarda gli infortuni in generale che per quelli mortali in particolare”. Altri dati l'assessore Scaramuccia li ha forniti sull'aumento delle denunce per malattie professionali, che al contrario – analogamente a quanto avviene nel resto del Paese – sono aumentate: “ In Toscana – ha spiegato Scaramuccia alla Commissione – si è passati da circa 1.400 denunce del 2008 ad oltre 1.900 del 2009.
Le malattie dell’apparato muscolo-scheletrico dovute a sovraccarico biomeccanico sono cresciute in modo esponenziale e si sono rivelate la forma più frequen te di tecnopatia, sottraendo il primo posto alle ipoacusie da rumore.” Piuttosto che a un peggioramento delle condizioni di salubrità negli ambienti di lavoro, questa crescita nelle denunce di malattie professionali è dovuta a serie di fattori che, da alcuni anni ormai, stanno contribuendo alla loro emersione, tra i quali senz'altro rientra la maggiore consapevolezza dei lavoratori e degli operatori preposti, oltre all’entrata a regime delle nuove tabelle INAIL, che hanno incluso come «tabellate» – cioè riconosciute direttamente – alcune malattie che prima non lo erano. In tema di prevenzione e vigilanza sui luoghi di lavoro, in cui un ruolo privilegiato spetta alle Regioni in quanto dotate di potestà legislativa concorrente, “le leggi regionali più importanti – ha aggiunto l'assessore – sono la n.
64/2003 sulla prevenzione delle cadute dall'alto e la n. 38/2007 sugli appa lti pubblici, che risulta estremamente attuale: a causa della congiuntura economica negativa del Paese si sta assistendo ad una polverizzazione del tessuto produttivo, con una crescente presenza di piccolissime imprese e lavoratori autonomi, anelli deboli di una catena di appalti e subappalti che diluiscono le responsabilità ed accrescono la ricerca dell'economicità ad ogni costo: ecco pertanto che, anche grazie a questa legge, la Toscana può caratterizzarsi per un'efficace contrasto a fenomeni di sottotutela del lavoro in contesti dove sia più difficile la corretta individuazione delle responsabilità, più esasperato il ribasso dei costi e necessaria l'eliminazione di ogni interferenza”.
Il sistema della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro è complesso, e si articola in interventi di tipo preventivo (formazione, informazione, assistenza) e in azioni di vigilanza e controllo sul territorio. Sul lato della prevenzione, tra le tante attività, Scaramuccia ha voluto ricordare la campagna di sensibilizzazione “Sicuro non cado” sulla prevenzione delle cadute dall'alto nel settore edile, nonché l'opuscolo "Le regole indispensabili per l'uso in sicurezza delle macchine agricole", distribuito tra i lavoratori del settore agricolo per sensibilizzarli sui rischi legati all'utilizzo delle macchine trattrici, protagoniste della maggior parte degli infortuni del comparto, spesso con esiti mortali.
Grazie a queste due iniziative la Toscana ha infatti vinto due premi nell'ambito della VII edizione di "Inform@zione", rassegna/concorso nazionale dei prodotti per l'informazione e la formazione alla salute e sicurezza sul lavoro, organizzata biennalmente dall'assessorato alle politiche per la salute della Regione Emilia Romagna, la Asl di Modena, l'Ispesl e la direzione regionale Inail dell'Emilia Romagna. Sul fronte della vigilanza, i serv izi PISLL dei Dipartimenti della Prevenzione della ASL, nel 2010, hanno effettuato 28.090 sopralluoghi (controllando 20.436 tra società e lavoratori autonomi), effettuato oltre 1.600 campionamenti e misurazioni, rilevando oltre 5.000 violazioni della normativa sulla sicurezza.
I cantieri controllati sono stati 4.447 e le aziende agricole 1.051. “Si tratta di dati che ben evidenziano l'ottima copertura del territorio”, sottolinea l'assessore, che peraltro ricorda come, con la delibera della Giunta Regionale n. 330/2008, la Regione Toscana abbia stanziato un milione di euro per incrementare le attività di controllo consentendo altresì l'assunzione di 41 nuovi ispettori.