“La linea ferroviaria Porrettana non verrà chiusa ma è oggetto di un processo di riorganizzazione e riduzione dei servizi che comunque terranno conto di alcuni criteri fondamentali”. Così l’assessore ai Trasporti Luca Ceccobao ha dato rassicurazioni in merito all’annunciata riduzione e soppressione di convogli sulla linea oggetto di due interrogazioni presentate dai gruppi Lega Nord Toscana e Federazione Sinistra e Verdi. “Vista la riduzione delle risorse disponibili – ha puntualizzato Ceccobao – la Regione ha ritenuto necessario avviare un processo di riorganizzazione e privilegiando azioni di sistema, arrivando fino alla progettazione ex novo del servizio su una determinata linea, tenendo conto anche della possibilità di sostituire con bus corse con frequentazione minima”.
Nelle intenzioni dell’esecutivo, via libera ad una “rimodulazione degli orari, ritenendo tuttavia che una parziale riduzione dell’offerta possa, con opportune correzioni e pur determinando disagi all’utenza, assicurare comunque un sufficiente livello di servizio”. Inoltre, ha evidenziato l’assessore, la Regione ritiene criterio fondamentale una “elevata integrazione fra i servizi di trasporto su ferro e gomma”. Il processo di riorganizzazione, vista anche una “consistente rete di servizi provinciali su gomma” è partita il 28 febbraio scorso ed ha “sostituito con bus 12 treni nel giorno feriale, senza riduzione dell’offerta di relazioni con il trasporto pubblico”.
Se è pur vero che i convogli “verranno sostituiti integralmente” con trasporto su gomma e la cui programmazione è stata “oggetto di verifica puntuale con la Provincia di Pistoia”, verranno messi in orario, come avvenuto negli anni scorsi nei periodi di chiusura della linea per esigenze di manutenzione straordinaria, “servizi veloci Pistoia-Porretta e più capillari”. Secondo quanto riferito da Ceccobao, il “costo annuale per l’esercizio dei treni sostituiti è pari a 2.227.619 euro”, mentre il “trasferimento di risorse alla Provincia di Pistoia per l’inserimento nel contratto con Blubus (Copit) delle corse sostitutive ammonta a 752.439,48 euro”.
L’assessore ha quindi ribadito la “piena disponibilità della Regione” a proseguire il confronto con il territorio anche valutando la previsione di “diversi assetti del servizio in grado di rispondere alle esigenze di mobilità”. Il presidente del gruppo Lega Nord Antonio Gambetta Vianna, si è dichiarato “non soddisfatto” della risposta dell’assessore. “La linea ferroviaria Porrettana – ha detto svolge una funzione sociale considerato che è utilizzata quasi esclusivamente da studenti e persone anziane.
I timori di una progressiva chiusura rimangono intatti. La Regione si è da sempre detta attenta al sociale, dovrebbe quindi fare molto di più per questa linea”. “Perplessità” sono state avanzate anche dal presidente del gruppo Federazione Sinistra e Verdi Monica Sgherri. “Il dubbio di fondo – ha detto - è che se è positivo che venga dichiarata la volontà di non dismettere la linea riconoscendone valore e importanza, se non si mettono in atto politiche di valorizzazione e anzi si procede ad un suo depotenziamento, a breve il costo di manutenzione diverrà talmente sbilanciato da condurre di fatto alla sua dismissione”.
Dal presidente anche l’appunto che “in una fase di ristrettezze economiche, l’auspicata integrazione ferro-gomma avrebbe dovuto privilegiare il treno”. Collegata alle due interrogazioni anche una proposta di risoluzione sempre a firma del gruppo Lega Nord e sempre in merito alla soppressione dei convogli che transitano sulla Porrettana. Risoluzione che chiedeva un impegno al governatore Enrico Rossi a “rivedere la decisione presa e il contestuale investimento su gomma”, a “non procedere al graduale smantellamento della linea ma anzi a mantenere e incentivare l’utilizzo dell’attuale servizio” .
Visto il “tema della mozione e gli aspetti che vengono sollevati che meritano un approfondimento ulteriore”, il consigliere Gianfranco Venturi (Pd) ha proposto un rinvio della risoluzione in commissione. “La tematica è molto articolata. Una serie di problemi della Porrettana esistono a prescindere dai tagli. Meglio avviare un confronto e un dibattito più ampio”. Sostegno all’ipotesi di rinvio è arrivato dal capogruppo Sgherri che ha invitato i firmatari a lavorare per una “posizione più ampia e condivisa possibile”. La richiesta di Venturi è stata accolta dal capogruppo Gambetta Vianna, che tuttavia ha evidenziato come “politicamente avremmo preferito oggi un voto dell’Aula e andare dai cittadini con l’esito della votazione.
Ma la Lega non è fatta così, agisce nell’interesse dei cittadini”