A distanza di cinque anni, la galleria Il Ponte a Firenze, ripropone una mostra di Renato Ranaldi, un grande artista che ha percorso varie fasi importanti dell’arte contemporanea internazionale mantenendo le sue radici a Firenze. Sono 15 opere realizzate da Ranaldi negli ultimi 3 anni dove la pittura, sotto forma di addensamenti e accumuli di colore, è spinta ai bordi estremi della tela, su alcuni punti del telaio, al posto della cornice. Fuoriasse Fuoriquadro. Questo è il titolo dell’esposizione, e la nuova ricerca artistica di Renato Ranaldi, che ha rinunciato ad una immagine narrativa, stabilendo un nuovo concetto plastico-spaziale il quale si articola sul principio che l’azione pittorica, il soggetto del quadro è spostato fuori della tela e non all’interno.
Quindi Renato Ranaldi, in questa vasta serie di opere, lavora al margine della tela, che si presenta bianca, ingessata, e si concentra in alcuni punti del telaio sui cui dispone il colore senza stenderlo, sovrapponendolo. “… Ho prodotto e proiettato la vita simbolica di una visione: mi sono lasciato catturare da questa, e più mi sono fatto imprigionare, rinchiudere all’interno della concretezza dell’opera, più ho anelato al fuori, , cercando di capire quello che l’opera mi tace.” Oltre alla serie Fuoriquadro, saranno presenti delle sculture con alcuni elementi in fusione posti ai margini delle tele, cambiando il loro baricentro, e altre opere denominate dall’artista Axis dove elementi lineari in legno o canna di bambù tengono aggrappati oggetti fusi in bronzo e legati con filo metallico. La mostra curata da Bruno Corà resterà aperta fino al 15 aprile 2011 per poi proseguire, ampliata di nuovi lavori, in Germania presso la Kunsthalle di Göppingen dove inaugurerà domenica 15 maggio 2011. Per l’occasione è stato pubblicato il catalogo, Edizioni Il Ponte, con tavole a colori e testi critici di Bruno Corà, José Jiménez, Werner Meyer e Renato Ranaldi. di Cecilia Chiavistelli