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Matteo Renzi e i nuovi Mille. Tutti dentro per uscire ''Fuori!''

Al Palacongressi di Firenze diventano tutti lettori per il libro del primo cittadino che si intitola "Fuori!" ma che sembra proiettarsi "Dentro!" al disfacimento politico italiano. "Vogliamo cambiare il Paese" dice, dalla poltrona di Palazzo Vecchio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 febbraio 2011 03:30

C'è una massima che recita "Verso l'infinito e oltre", no non è di un grande statista ma del buon Buzz personaggio della serie animata Toy Story e riassume in parte lo slancio che il giovane sindaco fiorentino ha trovato presso il Palacongressi del capoluogo toscano dove è stato sostenuto, nella presentazione della sua opera letteraria, da circa mille lettori e/o militanti che guardano al futuro con gli occhi del cambiamento. "Grazie ai mille del palacongressi. Spero davvero che tutti insieme si esca FUORI da questa palude, la palude di una politica italiana rassegnata e stanca.

Mercoledì a Roma alla sala della stampa estera. Poi incontro con Moretti sulla TAV. Sull'aeroporto: abbiamo fatto un passo in avanti. Se la pista sarà fatta parallela, come auspico, potremo ragionare bene di tramvia al polo di Sesto e di Cittadella viola" così chiude la sua giornata trionfale il sindaco di Firenze Matteo Renzi mettendo mano al suo profilo su Facebook. "Oggi presentiamo un libro nel quale proviamo a dire con parole semplici e tranquille 'Fuori!' - esordisce il sindaco ai microfoni - fuori dalle nostre paure dall'idea che tutti i politici siano uguali e fuori dalla rassegnazione che sembra colpire coloro che fanno politica.

Non c'è niente di chissà cosa, c'è la convinzione che si possa e si debba cambiare il Paese e guardare al futuro con un briciolo di ottimismo. Nel libro ho scritto le mie impressioni, se verrà letto mi fa piacere. Un migliaio di persone qui altre ce ne saranno sparse per l'Italia è una cosa bella, per le presentazioni dei libri è più difficile che per le presentazioni dei candidati" "La parola rottamazione serve a dire 'Basta' - ha spiegato Renzi - non vogliamo attaccare gli anziani, quelli più grandi di noi, perché non sappiamo cosa fare di meglio.

Ma se l'Italia da 20 anni ha gli stessi leader, forse questo è uno dei problemi, se i problemi sono gli stessi da anni ci sarà un motivo? Iniziamo a cambiare i leader e forse risolveremo anche i problemi" Per chi ancora si poneva riflessioni sul punto di osservazione della poltrona di Palazzo Vecchio dal piccolo mondo fiorentino, prezioso e caratteristico attraverso la grande finestra che guarda verso Roma, forse, ha trovato nuove risposte, ed altre ne troverà certamente leggendo.

Dai tempi della scuola passando per gli amati scout tra aneddoti e sottili insegnamenti del mestiere di vivere. Dai campi di calcio solcati arbitrando con zelo e passione fino al ruolo di primo cittadino impegnato nel rilancio urbanistico e sociale, con il portafogli all'ambiente ed il cuore alle giovanissime generazioni scolastiche. A sentire i mille una cosa è certa, parecchi si dichiarano dispiaciuti all'idea di perdere un sindaco capace di catalizzare attenzione, applausi e benevolenza quasi mistica, mentre altri armati di cartelli lo invocano a gran voce per un esilio, sofferto ma forzato, per risolvere i problemi dell'Italia. Roberto Benigni lo ha ripetuto più volte negli ultimi anni, con egregia maestria teatrale, affondando la definizione della terminologia politica nelle sane e rurali radici toscane "Scendere in campo l'è un attimo, specie quand'arriva ì momento del bisogno". Antonio Lenoci

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