Firenze- Più mezzi sulle strade e più attrezzati, più comunicazione, una nuova sala operativa in Palazzo Vecchio che sovrintenderà a tutte le emergenze. Queste alcune delle linee guida del nuovo piano dell’emergenza neve illustrate dal sindaco Matteo Renzi in consiglio comunale, la cui radazione dovrà essere completata entro il 30 aprile. Dagli attuali sette spalaneve si arriverà a 60 nuovi dispositivi (lame spargisale) attrezzando mezzi preesistenti. Tecnicamente si tratta di attrezzature ‘scarrabili’: quindi non fisse, ma che possono essere impiegate solo quando servono.
In Palazzo Vecchio sarà attiva una nuova ‘Sala’ strategica, che detterà le priorità di azione, mentre la Protezione civile le tradurrà fattivamente coordinando direttamente le strutture operative. La sede della Protezione civile dell'Olmatello, in funzione tutto il giorno tutti i giorni dell’anno, verrà potenziata attraverso un forte investimento per adattarla alle nuove esigenze: in particolare avvierà la radiolocalizzazione dei mezzi operativi, la digitalizzazione del sistema radio di collegamento e l’avvio di un sistema di messaggistica d’urgenza.
La protezione civile curerà la distribuzione del sale in strutture sensibili, come scuole, 118 e vigili fuoco, oltre ad individuare i punti di stoccaggio sparsi nella città. “Condividiamo l’impostazione che Renzi ci ha illustrato oggi – ha dichiarato Mario Razzanelli capogruppo di Lega Nord Toscana - , anche se è del tutto evidente che, per misurare l’efficacia dei provvedimenti studiati, servirà una nuova nevicata. Per adesso, non possiamo che prendere atto delle buone intenzioni da parte dell’amministrazione”. La gestione dell’emergenza neve è tema importante per le ricadute sulla vita dei cittadini e quindi deve essere affrontato seriamente, prima di tutto assegnando la delega della “protezione civile” ad un assessore.
È quanto sottolinea Valdo Spini, capogruppo di Spini per Firenze, in merito al Piano neve le cui linee guida sono state illustrate oggi in consiglio comunale dal sindaco Matteo Renzi. “Non va dimenticato – precisa - che l’inadeguata preparazione ad affrontare una eccezionale nevicata come quella che ha interessato Firenze il 17 dicembre scorso non ha provocato soltanto disagi alle cittadine e ai cittadini, ma anche difficoltà di circolazione in città nei giorni immediatamente successivi con un forte danno economico in periodo prenatalizio sia a ristoratori che a commercianti.
Per questo il tema va preso estremamente sul serio per prevenire analoghi inconvenienti possano di nuovo verificarsi”. “Nei giorni della nevicata ho consultato il sito del Comune di Firenze – aggiunge Spini – e ho notato che la dizione ‘protezione civile’ non era menzionata per nessuno degli assessori. Questa responsabilità va assegnata come pure deve essere nominato un assessore all’ambiente perché per affrontare positivamente l’emergenza è possibile solo in equipe con uno sforzo collettivo di responsabilità e di competenze” conclude Spini.