"Ribadiamo con forza il nostro No al pedaggio preventivo sull’Autopalio. La prossima settimana con la prima audizione dell’Anas inizierà la discussione sulla risoluzione Ceccuzzi - Mariani per impegnare il governo a stanziare le risorse per ammodernare la Siena - Firenze e bloccare il pedaggio preventivo. Poi sarà la volta della Regione Toscane e delle province di Firenze e Siena ad essere ascoltate in Commissione Ambiente della Camera”. Con queste parole Franco Ceccuzzi, deputato del Partito democratico e candidato sindaco interviene sull’Autopalio. “Il nostro obiettivo - spiega Ceccuzzi – è la messa in sicurezza della Siena – Firenze e il suo adeguamento rispetto agli standard europei.
E’ irricevibile la proposta avanzata nelle ultime ore in una risoluzione dalla Lega Nord di inserire il pedaggio per finanziare i lavori di ammodernamento dell’Autopalio, anche nell’ipotesi, ancora priva di certezza, che i residenti ne fossero esclusi. Ad oggi infatti l’idea di esonerare i cittadini senesi dal pagamento del pedaggio è solo un’ipotesi che non trova elementi di conferma sulla carta. Il governo ed Anas non hanno ancora spiegato né le modalità di riscossione del pedaggio; né le procedure con le quali si escluderebbero i residenti.
L’unica certezza rimane quella relativa all’inserimento del pedaggiamento a partire dal 1° maggio”. “Il Pd – continua Ceccuzzi – chiede con forza l'esclusione di ogni forma di pedaggio sull'Autopalio sia per i cittadini residenti che per le imprese e di destinare le risorse provenienti dal pedaggio alla manutenzione ordinaria e straordinaria del Siena – Firenze. In ogni caso anche quando la strada venisse finanziata con risorse private, la riscossione del pedaggio per le lunghe sarebbe giustificabile solo a lavori ultimati come corrispettivo di un tangibile miglioramento”. “La Lega Nord – afferma Ceccuzzi – è complice del governo nella penalizzazione del nostro territorio, dei suoi cittadini e delle sue aziende.
I “paladini di Siena”, come spesso si autodefiniscono, non hanno fatto niente affinchè il pedaggio non diventasse una realtà e oltre tutto sono stati in silenzio, quando le risorse, raccolte nel mese di luglio, nella fase transitoria del pedaggiamento, sulle strade senesi e toscane sono state destinate alla realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. E’ inaccettabile. Il nostro territorio rischia di essere fortemente danneggiato, anche dal punto di vista economico e turistico, da un governo che fa pagare ai cittadini le proprie incapacità.
Per far sentire la nostra voce e per ribadire la nostra contrarietà al pedaggio è fondamentale che al “Siena – Firenze day” del 12 febbraio ci sia una partecipazione di massa al fianco delle nostre istituzioni”.