“12 febbraio 2011: Siena – Firenze day”. E’ questo il titolo della mobilitazione, promossa dalla Provincia di Siena e dalla Provincia di Firenze per chiedere con urgenza l’ammodernamento e la messa in sicurezza dell’Autopalio. Sabato 12 febbraio alle ore 10, Simone Bezzini e Andrea Barducci presidenti, rispettivamente, della Provincia di Siena e della Provincia di Firenze percorreranno insieme, a bordo di un camper, tutto il tratto della Siena – Firenze, partendo da Fontebecci, fermandosi lungo tutte le uscite del raccordo, dove saranno organizzati dei presidi, in collaborazione con i Comuni, le rappresentanza sociali e di categoria.
L’arrivo della carovana è previsto alle ore 12 a Certosa. “Ci auguriamo di trovare alla nostra partenza il sindaco di Siena – hanno sottolineato i due Presidenti – così come ci auguriamo di incontrare a Certosa il sindaco di Firenze, in modo di potere dare ancora più forza istituzionale alla nostra protesta e alle nostre richieste” Siena – Firenze: una strada inadeguata e pericolosa. Il raccordo autostradale, lungo, circa 65 chilometri, è un’infrastruttura di rilevanza strategica non solo per Siena e Firenze ma anche per la grande viabilità di tutta la Toscana meridionale.
Alle condizioni attuali, l’arteria non raggiunge gli standard europei di sicurezza e percorribilità e risulta inadeguata rispetto ai flussi di traffico che l’attraversano ogni giorno. I limiti più evidenti dell’Autopalio riguardano: il fondo stradale che si presenta dissestato; la larghezza della carreggiata oggi pari a 15 metri; l’assenza di aree di sosta lungo il tracciato. "Siena - Firenze day": una mobilitazione per accendere i riflettori sull'emergenza Autopalio e ribadire il nostro No al pedaggio.
"Organizziamo questa mobilitazione - afferma il presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini - per accendere i riflettori dei media e dell'opinione pubblica e richiamare l'attenzione del governo sull'emergenza Siena - Firenze. Dal 1° maggio di quest'anno il pedaggio potrebbe diventare realtà. Ribadisco la mia contrarietà all'introduzione di qualsiasi richiesta di pagamento da parte di Anas, senza che siano stati fatti interventi radicali per l'ammodernamento e la messa in sicurezza della Siena - Firenze.
Sarebbe una decisione inaccettabile e provocatoria per le nostre comunità. Una scelta che ricadrebbe sulle spalle dei cittadini, delle imprese e dei lavoratori, ma anche sullo sviluppo economico e turistico di due province. Dal governo ci aspettiamo la convocazione urgente di un tavolo per definire insieme un programma di investimenti per ammodernare la Siena-Firenze e non richieste di balzelli”. “L’introduzione del pedaggio su un’arteria disastrata qual è attualmente la Siena-Firenze – aggiunge il presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci - apparirebbe come una beffa, se non come una vera e propria provocazione nei confronti degli utenti che si avventurano quotidianamente su questa strada e che sono costretti a fare i conti con chiusure, interruzioni di marcia, frane e dissesti.
È una situazione che richiede l’avvio immediato di interventi risolutivi. Oltretutto non possiamo permetterci di offrire ai tanti turisti che si muovono lungo l’asse Firenze-Siena una immagine così dequalificata del nostro Paese. E chiaro che se non avremo risposte da parte del Governo neanche dopo la nostra iniziativa pubblica del 12 febbraio, saremo costretti a continuare la nostra protesta direttamente a Roma. Perché questa, sia chiaro, è una battaglia che non intendiamo mollare”. un momento dell'incontro tra Bezzini e Barducci