Sequestro sul viale dei colli: 3 indagati

E' la nuova palazzina in costruzione al circolo Assi Giglio Rosso. PdL: “Il sindaco innamorato del bello non ha saputo evitare uno scempio in uno dei punti più pregiati della città”. Pd: “Vergognosa la strumentalizzazione del Pdl”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 gennaio 2011 14:19
Sequestro sul viale dei colli: 3 indagati

E' di ieri l'iniziativa giudiziaria della Procura di Firenze sulla palazzina della società sportiva Assi Giglio Rosso, sotto piazzale Michelangelo, per cui sono indagate tre persone. Dei due piani di cemento, in mezzo al verde del viale Michelangelo nel complesso sportivo degli Assi, non risulta regolarmente autorizzata la realizzazione: all'interno una nuova struttura sportiva e una palestra. Ancora una volta gli strumenti urbanistici vigenti non hanno impedito operazioni discutibili, come quelle di via del Gelsomino e via Castelli.

"Il sequestro del cantiere degli Assi su viale dei Colli impone una riflessione seria su quanto il Comune sta (o non sta) facendo - sottolinea Ornella de Zordo - si parla di un nuovo piano "a volumi zero", si inaugura una nuova stagione "post Quadra", tutela e sostenibilità sono nuove parole d'ordine, ma tutto rischia, appunto, di esaurirsi con le parole. Nonostante interventi in consiglio comunale, comunicati, esposti del comitato, è dovuta intervenire la Magistratura: purtroppo anche in questo caso, come per i cantieri TAV, dobbiamo registrare l'assenza dell'amministrazione nella sua funzione di vigilanza e garanzia.

Eppure si tratta del dovere primario di tutela e salvaguardia delle risorse essenziali della nostra città, con tutto il suo prezioso valore ma anche con le sue fragilità. Per non parlare poi dell'ipotesi inquietante (da dimostrare) che siano coinvolti importanti dirigenti comunali". “Il decreto di sequestro preventivo disposto dal gip nei confronti del cantiere ove sta sorgendo un megaedificio destinato ad ospitare uffici amministrativi, spogliatoi e palestra del complesso sportivo ASSI Giglio Rosso muove valutazioni di opportunità oltre che di legittimità dell’operato dell’amministrazione -interviene il capogruppo del PdL Giovanni Galli- Perché al di là delle motivazioni di natura tecnica che hanno fatto scattare i sigilli all’edificio, che sarebbero riconducibili alla classificazione dell’area come assolutamente inedificabile per la presenza del fosso Gamberaia, oggi interrato, rimane il forte impatto ambientale di una nuova costruzione che si affaccia sul viale Michelangelo che lo stesso Sindaco ha definito come uno dei percorsi più belli del mondo.

Ed è proprio questo l’aspetto che il nostro gruppo aveva sottolineato già dallo scorso mese di aprile presentando un’interrogazione urgente per chiedere lumi sulla conformità tecnica dei progetti in esecuzione alle risultanze delle indagini geologiche, nonché alle autorizzazioni degli Enti competenti, in primis la Sovrintendenza, ponendo l’accento sull’opportunità di tutelare questa zona da un’edificazione fortemente invasiva da un punto di vista paesaggistico. Come dire: massima cautela.

L’interrogazione infatti si conclude chiedendo al Sindaco “se, anche a fronte del pieno rispetto delle prescrizioni tecniche e della Sovrintendenza, ritiene che le edificazioni in oggetto siano compatibili con l’irripetibile contesto paesaggistico in cui stanno sorgendo o se sarebbe stato più opportuno attuare una politica di assoluta salvaguardia di uno dei percorsi di maggiore fascino e prestigio della città”. Tema sui cui è squisitamente competente il Sindaco, sia perché ha la titolarità per l’assunzione di scelte che coinvolgono l’immagine della città che afferma di voler promuovere con ogni mezzo, sia perché ha mantenuto per se la delega all’urbanistica e non ultimo perché si presenta all’opinione pubblica come strenuo ambasciatore del bello.

Curioso peraltro che il 24 ottobre 2009 il Sindaco abbia inaugurato il “percorso di jogging più bello del mondo” – che peraltro versa in condizioni non certo esemplari con tratti sconnessi e poco curati - con appuntamento proprio in corrispondenza del complesso sportivo ASSI Giglio Rosso dove stava sorgendo l’imponente edificio. Consiglierei pertanto al Sindaco di impegnarsi seriamente, ed in maniera continuativa, nella difesa di “tutte” le eccellenze della città senza fermarsi a proclami e dichiarazioni di intenti di sicuro ritorno mediatico ma di poca sostanza”. “Il Pdl mette in atto una strumentalizzazione semplicemente vergognosa”.

Lo afferma il capogruppo del Pd Francesco Bonifazi, replicando al capogruppo del Pdl Giovanni Galli in merito alla vicenda del sequestro del complesso sportivo degli Assi. “Invece di prendersela con l’operato del sindaco – dichiara Bonifazi – Galli dovrebbe chiedere a se stesso e al suo gruppo come mai il Popolo della libertà a Roma è così tanto garantista, mentre a Firenze lo stesso partito si dimostra alfiere del giustizialismo”. “Capisco che da giorni c’è nervosismo a livello locale per la mancanza di coinvolgimento da parte del livello nazionale del partito – conclude Bonifazi - ma questo non giustifica speculazioni su Firenze”. “La cosa che più salta agli occhi, nella vicenda che ha visto nella giornata di ieri il sequestro del nuovo immobile degli Assi sul viale dei Colli, è che il Comune non si sia reso conto per tempo delle normative riguardo alla costruzioni di manufatti vicini a un corso d’acqua.

Il fosso Gamberaia, infatti, per quanto interrato, è un corso d’acqua che mette potenzialmente a rischio la stabilità dell’immobile. Perché non è stata fatta una valutazione preventiva da parte degli uffici dell’Urbanistica?”. Questa la dichiarazione del consigliere di Futuro e Libertà Stefano Bertini, che nei mesi scorsi aveva presentato diversi atti in consiglio comunale al riguardo. “Ma non basta. Perché non solo si potrebbe porre un problema di stabilità del manufatto in un punto a rischio di smottamenti idrogeologici, ma il Comune non ha agito neppure per garantire il diritto di tutti i cittadini a non vedere deturpato un luogo di pregio della zona collinare fiorentina – ha aggiunto il consigliere –.

C’è poi il problema dei parcheggi. Dov’è il parcheggio pertinenziale che dovrebbe essere previsto per l’afflusso degli utilizzatori dell’immobile? Non è certo pensabile che si vada a interessare il parcheggio di via Tacca, come evidenziato dal comitato di residenti”. “Si tratta in definitiva di un grosso pasticcio, e ci pare inutile sentir dire ora ‘come faranno quelli della cooperativa degli Assi’: l’amministrazione doveva pensarci prima, i lavori vanno fatti sempre e comunque nel pieno rispetto delle regole”.

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