Ad un anno esatto dal debutto, lo spettacolo di Alvis Hermanis, che ha riunito gli sforzi produttivi di Emilia Romagna Teatro Fondazione - Progetto Prospero, Teatro Stabile di Napoli e Nuova Scena Arena del Sole - Teatro Stabile di Bologna, ha ottenuto, insieme al plauso di pubblico e critica, anche uno dei prestigiosi premi Ubu per le scene ideate da Andris Freibergs. Alvis Hermanis regista lettone direttore artistico del Nuovo Teatro di Riga e vincitore nel 2007 del IX Premio Europa Nuove Realtà Teatrali – ha scelto per la sua proposta italiana Le signorine di Wilko di Jaroslaw IwaszKiewicz, una delle figure più importanti della letteratura polacca contemporanea.
Le signorine di Wilko riserva un’attenzione particolare al temi del ricordo e della memoria, temi cari ad Hermanis, che, nella sua lettura scenica, ne ambienta gli accadimenti negli anni immediatamente successivi alla Seconda Guerra Mondiale. Le signorine di Wilko è una magistrale riflessione sul tempo che, inesorabile, scorre. Ne è protagonista Wiktor Ruben, uomo di mezza età che, colpito da un grave lutto viene consigliato dal medico di prendersi un periodo di riposo e decide di recarsi nel villaggio di Wilko dove, in gioventù, era solito trascorrere il periodo estivo.
Qui, come in un viaggio a ritroso nel tempo dal vago sapore proustiano, Wiktor reincontrerà cinque sorelle conosciute in gioventù, le signorine di Wilko appunto, cui lo legano numerosi ricordi: era stato fidanzato con una di loro, ora scomparsa, ed era stato l’istitutore della maggiore. Il loro inatteso ritrovarsi sconvolgerà il già delicato equilibrio emotivo delle sorelle, ormai adulte, nel lento scorrere delle lunghe e calde giornate estive. Le signorine di Wilko di cui alcuni ricorderanno la versione cinematografica di Andrej Waida, a suo tempo candidato all’Oscar come miglior film straniero, in questa messinscena teatrale rivelerà ancora una volta l’estetica iperrealista di Hermanis, la forma di un’interpretazione che trova comunque le sue radici nel segno della tradizione teatrale del nuovo.
Pur rifacendosi alla tradizione del teatro lettone, che ha subito la doppia influenza del teatro russo di Stanislavskij e di quello tedesco di Brecht, il lavoro registico di Hermanis si connota per un’attenzione ed un ascolto preciso e particolare degli attori con cui lavora. Abituato a lavorare con attori che recitano nelle loro lingue madri, per la prima volta con questo allestimento Hermanis affronta anche la lingua italiana. Sergio Romano incarnerà l’unico personaggio maschile dello spettacolo, mentre saranno Laura Marinoni, Patrizia Punzo, Irene Petris, Fabrizia Sacchi, Alice Torriani e Carlotta Viscovo a dare corpo alle sei sorelle del romanzo di Iwaszkiewicz il cui adattamento scenico è stato curato dallo stesso Hermanis.
Il regista che nella scelta dei testi da mettere in scena spazia dal genere classico al contemporaneo, così come dalla forma romanzo a quella del racconto, sceglie in questa occasione di confrontarsi con un romanzo breve, confermando la linea libera e coraggiosa che segna le intenzioni e le ragioni dei suoi progetti. ‘Di Le Signorine di Wilko sono protagoniste sei donne ed un uomo, quale situazione può essere più intrigante? - ha dichiarato Hermanis. Sono interessato al ricordo, a quello che è stato.
Io mi sento ospite di questo nuovo secolo che è appena iniziato, sono più interessato al secolo precedente che si è concluso. Il sentimento che io vivo è che ho trovato nel romanzo di Iwaskiewicz è legato alla vecchia Europa che se ne va.' In occasione delle repliche dello spettacolo, giovedì 20 gennaio alle ore 17.00 nel Saloncino del Teatro della Pergola Patrizia Creati condurrà un incontro ad ingresso libero con i protagonisti Sergio Romano, Laura Marinoni, Patrizia Punzo, Irene Petris, Fabrizia Sacchi, Alice Torriani, Carlotta Viscovo.
Per informazioni e prenotazioni 055.22641 – 2264353, pubblico@teatrodellapergola.com