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Piccolo Principe in scena al Puccini

Lo spettacolo , tratto dal famoso racconto di Antoine de Saint-Exupéry e prodotto dalla Associazione Entr'Art, è già alla sua decima stagione teatrale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 gennaio 2011 22:30

In scena al Teatro Puccini dal 6 al 9 gennaio, la riduzione teatrale di uno dei capolavori del Novecento quale il Piccolo Principe. L'opera di Antoine De Saint -Exupery, è un libro che ha incantato più generazioni, ed è stato amato da grandi e piccoli. “Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano”. In questa frase del libro c'è forse la motivazione del successo anche presso gli adulti. Il fascino del racconto è nella sua disarmante semplicità con cui ci insegna tante cose che,forse,abbiamo dimenticato crescendo.

L’autore, in maniera originale e magica, descrive il mondo degli adulti attraverso gli occhi innocenti di un bambino evidenziandone i comportamenti irragionevoli e talvolta inutili. Il piccolo principe vive su un pianeta talmente piccolo che può ammirare gli adorati tramonti ogni volta che vuole semplicemente spostando la sedia. Il Piccolo Principe è il libro più famoso di Antoine de Saint-Exupéry (1900-1944), una delle figure più rappresentative del secolo appena trascorso: pilota civile e militare, uomo capace di grandi battaglie e di grandi solitudini; autore di libri dove il volo aereo è quasi sempre protagonista,ed è tramite di considerazioni molto profonde sull’animo umano, dettate da un uomo che s’è trovato spesso ai limiti delle condizioni estreme. La grande metafora del bambino che si presenta misteriosamente a un pilota col suo aereo in avaria nel Sahara e che, dopo una storia di amicizia con quello strano adulto, scompare “lassù” altrettanto misteriosamente, è nota a tutti. Lo spettacolo, secondo gli accordi presi con gli eredi dell’autore, si ispira fedelmente al testo e alle immagini del famoso libro, best-seller (dalla sua apparizione nel 1943) della letteratura per ragazzi, o meglio, della letteratura.

Lo spettacolo che viene proposto è stato messo in scena per la regia di Italo Dall’Orto, che ha curato anche la riduzione del testo e ne interpreta la parte del pilota; la parte del piccolo protagonista è affidata a turno a bambini pieni di talento, che restituiscono al pubblico tutta l’ingenuità e il disincanto della creatura letteraria. La scenografia “si limita” a grandi atmosfere di luci e di colori, nelle quali scorrono gli elementi essenziali del racconto (l’aereo, i pianetini, il muro del Serpente, la tana della Volpe). Da sottolineare che Irene Grandi, la notissima giovane pop-star, ha voluto cantare e registrare la “Canzone della rosa”, che viene danzata sul palcoscenico da una ballerina, che interpreta anche la parte del Serpente: unica licenza coreografica rispetto agli altri personaggi a cui sono affidate le parole del testo: come la Volpe, interpretata da Erika Giansanti. Le immagini scenografiche di Armando Mannini, i costumi di Elena Mannini, le musiche di Gianni Dall’Orto, il disegno delle luci e le proiezioni, riproducono nella scatola magica del palcoscenico le suggestioni del racconto. Uno spettacolo per bambini e bambini “grandi” che siamo certi avrà anche a Firenze il successo che ha riscosso in tutt'Italia. Alessandro Lazzeri

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