Il Comune di Firenze e la Regione Toscana non escludono proprie responsabilita' nella gestione dell'emergenza, ma mettono sotto accusa Autostrade per l'Italia. Renzi: "Il Comune in questa vicenda è parte lesa: Firenze ha subito le conseguenze di un blocco assurdo. Qualcuno sta cercando di mischiare i disagi della città con il caos che è accaduto intorno. Operazione politica, ma inaccettabile" Lo scrive in una nota il sindaco di Firenze. "Serve una class action anche a Firenze, non solo a livello regionale.
E' necessaria un'azione legale collettiva dei cittadini contro le aziende partecipate, in primo luogo Quadrifoglio e Ataf, che hanno sottovalutato e talvolta ignorato l'allarme meteo che già dal primo pomeriggio di giovedì annunciava 15 centimetri di neve (e non 5) anche in pianura." Lo ha detto Ornella De Zordo di perUnaltracittà commentando lo stato di emergenza in cui versa Firenze e dichiarando che perUnaltracittà sosterrà quei cittadini che si vorranno organizzare per una class action.
"In queste ore il sindaco punta a sottolineare le concause esterne al disastro di ieri: 'Il problema - dice - non è tanto la città di Firenze, ma tutto ciò che la circonda, a partire da autostrade e treni'. Purtroppo per il sindaco c'è anche un fronte interno" prosegue la consigliera, che aggiunge: "E qui le prime responsabilità sono di chi amministra la città. A partire dall'assenza di un efficace Piano di emergenza neve, come dimostrano le condizioni in cui versa ancora oggi la città. Qualcuno dovrà infatti spiegare perché, a 36 ore dai primi fiocchi, non si vedono sulle strade spazzaneve, camion getta sale, vigili urbani in quantità necessaria.
Addirittura neanche i viali di circonvallazione sono stati puliti, si è lasciato che le stesse macchine rendessero poltiglia la neve, e ora quella stessa poltiglia è pronta a traformarsi in ghiaccio, considerate le previsioni delle prossime ore che prevedono cielo pulito e temperature sotto zero." "Ancora una volta la popolazione si è rimboccata le maniche" conclude la consigliera De Zordo " e il peggio è stato evitato sia per il buon senso di molti che hanno abbandonato i veicoli e hanno raggiunto a piedi la loro destinazione, sia per la generosità dei molti dipendenti pubblici - come insegnanti, maestri e maestre - che hanno allungato spontaneamente il loro orario di lavoro per evitare disagi ai bambini".
Il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha preannunciato con toni forti, il giorno della “grande neve”, la presentazione in Procura di un dossier sulle inadempienze di FS nel gestire l’emergenza-neve. “Condivido a pieno la ferma posizione del Presidente Rossi sulla situazione drammatica che si è venuta a creare in Toscana nell’ultima giornata, e ne sostengo le iniziative”. E’ quanto fa sapere in una nota il Presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci.
“Per quanto riguarda le competenze provinciali - precisa Barducci - è evidente che dovremo rivedere la natura e molti dei passaggi del contratto di Global Service per la gestione della Fi-Pi-Li, in affidamento ad una associazione di imprese con capofila Autostrade Service, e se riscontreremo delle inadempienze la Provincia si tutelerà.” “Non parlo di Ferrovie dello Stato – prosegue il Presidente - perché di fronte al disastro di ieri mi pare superfluo, e perché le loro mancanze non ricadono direttamente sui servizi provinciali, ma per quanto riguarda Autostrade posso aggiungere che ieri sera, nel momento di emergenza, la Protezione Civile non è riuscita ad avere alcuna informazione da parte di Autostrade per gestire al meglio le 15 squadre di volontari attive per distribuire i generi di conforto.
I volontari – che ringrazio moltissimo - hanno dovuto risalire a piedi la colonna di auto, entrando dagli ingressi ufficiali, perché il tratto di autostrada interessato dalla coda (a causa di mezzi intraversati) è privo di accessi laterali di emergenza, e non è stato quindi possibile arrivare al cuore della coda, tra l’uscita Firenze Sud e l’uscita Valdarno.” “Quello che sta succedendo in queste ore in Toscana, e a Firenze, è vergognoso. Una situazione inaccettabile. Chi ha delle responsabilità deve pagare per quello che ha combinato: il black-out poteva essere evitato”.
E’ dura la presa di posizione del coordinatore regionale di Futuro e Libertà, Angelo Pollina nei confronti del Governatore della Regione Toscana, Enrico Rossi e del Sindaco di Firenze, Matteo Renzi, colpevoli di non aver messo in campo misure adeguate e non avere preso precauzioni, come dimostrano i gravissimi fatti di queste ore, per evitare il caos di queste ore. “Questa situazione si poteva prevenire – spiega Pollina – la Protezione Civile aveva comunicato con largo anticipo, prevedendo addirittura anche l’orario, che ci sarebbero state forti nevicate e che sarebbero stati giorni di emergenza.
La viabilità è saltata, tutto il sistema di collegamenti è saltato, e siamo stati costretti, e lo dico da cittadino, a trascorrere ore alla stazione. Per non parlare della Fi-Pi-Li e degli snodi principali della Toscana. Abbiamo paralizzato una nazione. Ma il Governatore, il sindaco di Firenze e i Presidente delle province dov’erano? Renzi stava sicuramente ancora pensando al suo incontro ad Arcore con il Premier, o ospite in qualche programma televisivo come ci ha abituato, e Rossi?”. Ora Futuro e Libertà pretende di conoscere le procedure di emergenza e le precauzioni che sono state messe in campo “per prevenire questo disastro che non certo bene fa alla nostra Toscana alla vigilia del Natale”.
Pollina riferisce anche della totale mancanza di Vigili Urbani nelle strade del centro di Firenze a regolare l'intenso traffico e di una situazione gravissima in stazione con persone e soprattutto bambini costretti a dormire al freddo. “La gente è furiosa, non per la neve, ma perché nel momento del bisogno la regione e la città non ha saputo rispondere adeguatamente alle aspettative. La gente chiede alla politica di risolvere i problemi, non di provocarne di nuovi”. Il coordinatore di Fli non risparmia un’altra frecciata a Renzi: “Se lui è il rottamatore, quello che vuole cambiare le cose, si metta a lavorare seriamente.
Per il momento le primarie del Partito Democratico, se non sbaglio, non ci sono, e ha tutto il tempo per pensare alla sua città”. Il capogruppo del Pd in Provincia Stefano Prosperi ha chiesto al Presidente della Commissione Trasporti Piero Giunti la convocazione straordinaria della commissione stessa "per avere un quadro comprensibile della situazione che si è venuta a creare con l'emergenza neve che ha colpito il nostro territorio provinciale e per trarre le conseguenti considerazioni politiche".
Prosperi rileva "il lavoro serio e instancabile svolto dalla Protezione civile della Provincia a cui va la nostra gratitudine. Qualcuno, d'altra parte, dovrà rispondere dell'incredibile pressapochismo con cui si è rimasti quasi come spettatori davanti a un'emergenza annunciata con largo anticipo". Commenta cosi Samuele Baldini - Capogruppo del PdL il Provincia di Firenze i due giorni difficili in tutto il territorio provinciale: "Per questo abbiamo trasmesso una rischiesta alla presidenza del Consiglio provinciale affinchè la Giunta possa riferire su quanto successo o meglio non successo in questi giorni.
Tutti i bollettini meteorologici avevano previso con abbondante anticipo la giornata di ieri. Risultato: strada di grande comunicazione (FI-PI-LI) bloccata, la città di Firenze nel pieno caos, autostrade chiuse e bloccate e servizio pubblico in tilt. E di fronte a tutto questo la miglior comunicazione che un Sindaco - quello di Firenze - riesce a fare è attraverso facebook. E la miglior risposta che un Presidente di Regione - quello della Toscana - riesce a dare è attaccare il Governo scagliandosi contro Ferrovie dello Stato, Anas e Autostrade.
E la più efficace azione messa in campo da una Amministrazione provinciale - quella di Firenze - è stata il silenzio. Firenze ha vissuto - se il paragone non fosse azzardato e offensivo - un altro "4 novembre" e questa volta per la neve. E - prosegue Baldini - anche questa volta non ci accontentiamo delle solite scuse, come successo esattamente un anno fa. Certo, una buona parte di responsabilità risiede anche in coloro che, inconsciamente e spregiudicamente, hanno voluto, pur senza catene o gomme termiche, prendere comunque il mezzo proprio.
Ma oggi, a venti quattro ore di distanza, la situazione - a causa anche del ghiaccio - è quasi peggiore: intere aree della città ancora isolate. Intere zone della provincia nelle quali nessuno è intervenuto: dalla valelsa alla valdisieve (con le due principali arterie la SS 67 e la SR 69 ancora impraticabili). E allora riteniamo urgente una comunicazione del Presidente Barducci o della sua Giunta per capire cosa è successo. Ma soprattutto - conclude il Capogruppo del PdL il Palazzo Medici Riccardi - ci aspettiamo che qualcuno si assuma la responsabilità di aver sbagliato (o di non aver fatto tutto il possibile (diremmo quasi niente) per evitare che un fatto annunciato si trasformasse in una giornata di ordinaria follia e disagio per i cittadini) e agisca di conseguenza, lasciando - magari - un incarico o un posto da centinaia di migliaia di eruo l'anno." Cittadini e pendolari "prigionieri dell’inefficienza e dell’approssimazione, a Firenze e in Provincia la maglia nera della gestione dell’emergenza neve.
Gravissime responsabilità di Trenitalia, Global Service e Società Autostrade e di alcune Amministrazioni locali": durissimo atto di accusa dei consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi. La mobilità ha un prezzo "sempre più alto per i cittadini, i biglietti, gli abbonamenti e le gabelle sono sempre più care ma le società di gestione nell’accanimento continuo verso i profitti si scoprono incapaci di garantire i diritti dei cittadini e per niente disposte ad investire sulla sicurezza e nella gestione delle situazioni di emergenza".
Queste le ragioni che "hanno determinato la situazione intollerabile e incomprensibile che si è venuta a creare nella giornata di ieri sulla mobilità del territorio provinciale". A fronte delle annunciate precipitazioni nevose la gestione della situazione si è rivelata "del tutto inadeguata e migliaia di persone si sono trovate in situazioni drammatiche senza nessun aiuto concreto – punti di raccordo, di segnalazione, di governo del traffico, di informazioni". C’è da domandarsi come mai, "nonostante l’attendibilità dei rilievi fatti circa le precipitazioni nevose, non siano stati approntati livelli decenti di intervento da parte di organismi e forze deputate all’emergenza e alla protezione civile.
Inquietante è il fatto che tutta l’opera di prevenzione è stata totalmente ignorata proprio da coloro che avevano precise responsabilità politiche e tecniche". Alla stazione di Firenze Santa Maria Novella circa cinquemila persone dal pomeriggio "sono rimaste bloccate e completamente abbandonate da Trenitalia: corse rinviate poi cancellate senza che nessuna informazione sia stata data ai passeggeri costretti ad attendere per ore o a trovare sistemazioni di emergenza". I pendolari del Mugello hanno dovuto attendere la partenza del treno per Borgo San Lorenzo delle 14.40 fino alle 21.40 aspettando per 7 ore "senza ricevere alcuna informazione sulla loro sorte da parte del personale addetto di Trenitalia con macchinisti e capotreni impossibilitati a rispondere alle domande dei passeggeri poiché abbandonati dai loro superiori".
Dalle prime informazioni risulta che il grosso delle problematiche sarebbe stato causato "dagli scambi delle rotaie ghiacciati per il non funzionamento del sistema di riscaldamento automatico degli stessi e ciò evidenzia gravi responsabilità per la mancata manutenzione soprattutto alla luce di un evento meteorologico largamente preannunciato". Situazioni analoghe sulle autostrade A1 e A11 e sulla super strada Fi-Siena. Sulla Fi-Pi-Li migliaia di mezzi e di persone sono rimaste bloccate già al cadere dei primi fiocchi di neve "e abbandonate per ore, con gravi responsabilità di chi, Global Service, avrebbe dovuto prevenire e gestire una situazione divenuta con il passare del tempo drammatica".
Mentre sulle tratte stradali di diretta competenza pubblica e gestite direttamente dalla Provincia "i problemi sono stati parzialmente contenuti, in quelle affidate in gestione il livello di incompetenza e impreparazione è risultato inaccettabile tanto da richiedere a nostro avviso una riflessione di natura politica sulla efficacia e sui risultati delle esternalizzazioni, ma anche sui contratti di servizio con società come Trenitalia che ieri ha messo in evidenza la sua inaffidabilità e la scarsa considerazione per gli utenti".
Uno scenario che Calò e Verdi definiscono "inquietante e che richiede un’immediata definizione delle responsabilità e di concrete misure conseguenti nei confronti dei soggetti responsabili". La situazione "non è stata delle migliori" neppure sugli snodi viari provinciali che collegano la città di Firenze alla Valdisieve, al Valdarno F.no e al Chianti. Inoltre è significativo "il fatto che i pochi uomini impegnati sul versante degli aiuti e della protezione civile sono stati sprovvisti di mezzi e strumenti (spazzaneve, spargisale) idonei a fronteggiare l’intensità nevose e soprattutto mal coordinati".
Per tali ragioni il Gruppo Consiliare di Rifondazione Comunista ha richiesto una seduta urgente della Commissione Trasporti con l’audizione di Trenitalia, Global Service e Protezione Civile e si attende "una doverosa comunicazione da parte del Presidente della Provincia di Firenze su quanto è stato fatto da parte dell’Amministrazione Provinciale e su quanto si poteva fare in realtà". Certo è che "la politica tutta ha fatto una brutta figura e una pessima performance purtroppo sulla pelle della gente".
“Anch'io ieri sono rimasto imbottigliato per dieci ore tra il ghiaccio e la neve insieme ai tanti automobilisti e, prima di fare polemica, vorrei ringraziare le radio, in primis Radio Toscana e Radio Studio 54 che, oltre a tenerci compagnia, ci hanno aggiornato minuto per minuto sulla situazione della nostra regione -racconta Claudio Morganti (eurodeputato e segretario nazionale della Lega Nord Toscana)- E' incredibile come su un evento da giorni annunciato, il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, se la possa cavare dicendo che le previsioni parlavano di 5 centimetri di neve, fra l'altro subito sbugiardato da Enrico Rossi che a livello regionale aveva fatto sapere di una copiosa nevicata.
Ritengo che, prima di fare polemica, si dovrebbe risolvere la situazione, visto che ancora oggi la maggior parte delle strade è rivestita da lastre di ghiaccio, senza che sia stato sparso un granello di sale. Le eventuali responsabilità e polemiche devono essere fatte quando la situazione di emergenza è finita, ma il Governatore Rossi preferisce fare conferenze stampa accusando il Governo o gli enti governativi, oppure polemizzare su Facebook con totale disprezzo verso chi, come chi ieri si trovava in viaggio, stava vivendo un'agonia di cui non si vedeva la fine.
Tutti noi ci dobbiamo chiedere come mai tutto ciò e queste situazioni succedono solo in Toscana e non nelle altre regioni. Giovedì sera sono tornato da Strasburgo e già in Emilia Romagna le macchine spargisale erano all'opera per la certa nevicata. Per Rossi la colpa è di tutti tranne che sua, ma intanto i toscani devono sperare che non venga un fiocco o una goccia in più perché sono sempre pronti i disastri ambientali. A quanto pare, e purtroppo, la parola prevenzione non fa parte del vocabolario di Rossi.
Il problema si è verificato non solo nelle grandi strade di comunicazione, ma anche nelle altre strade comunali e provinciali. Per il Presidente Rossi, però, la colpa è del Governo. Durante le mie dieci ore da Pistoia a Prato, non ho visto un vigile urbano né tanto meno un mezzo antineve. Una vergogna che la Toscana non si merita. Infine, mando un consiglio a Rossi: con lo scioglimento delle nevi mi auguro che il Presidente prenda le dovute precauzioni in modo da evitare come successo l'anno scorso in lucchesia”.