Approvato ieri in Consiglio provinciale il bilancio di previsione 2011 varato dalla giunta guidata da Andrea Barducci, con il voto favorevole della maggioranza (Pd, IdV, SeL) e quello contrario dell’opposizione (UdC, PdL, Lega Nord e Rci). “Siamo soddisfatti – ha detto il presidente Barducci – soprattutto perché nonostante i tagli di risorse irrazionali e penalizzanti da parte del governo nazionale, la Provincia di Firenze riesce a mantenere l’investimento nei suoi principali settori di intervento: manutenzione di strade e scuole, lavoro e formazione professionale, difesa del suolo".
“Siamo riusciti a chiudere e approvare il bilancio di previsione in tempi record, e lo abbiamo fatto senza aumentare il carico fiscale: una piccola soddisfazione anche questa – ha commentato l’assessore al Bilancio, Tiziano Lepri –. Di fronte a un governo che ha fatto tutto il possibile per mettere in ginocchio gli enti locali, la Provincia di Firenze risponde con la sua solidità, con la sua efficienza e con buone pratiche amministrative. Purtroppo questo non salverà il territorio fiorentino dal dover affrontare un 2011 difficilissimo per l’economia”. I tagli maggiori, lo ricordiamo, riguardano la cosiddetta spesa corrente, dove ad esempio si va da una diminuzione dell’80% sulle consulenze, ad un taglio del 50% sulla formazione del personale, fino all’abbattimento del 20% sui costi dei carburanti e delle assicurazioni.
E’ stata garantita invece la manutenzione di strade, scuole e assetto idrogeologico con tagli che, in questi casi, non superano il 5%. Per il settore formazione e lavoro sono stati garantiti gli stessi standard finanziari del 2010. “Inizialmente, dopo la manovra estiva – spiega il presidente Andrea Barducci – pensavamo di utilizzare i fondi risparmiati per finanziare gli investimenti, come ad esempio nuove strade e scuole. Invece con quei soldi dovremo far fronte agli ulteriori pesanti tagli derivanti dai mancati trasferimenti regionali, soprattutto per quanto riguarda il nodo del trasporto pubblico locale.
Per questo motivo dovremo ‘obbligare’ le aziende di trasporto a continuare il servizio Tpl, mettendo però a loro disposizione minori risorse rispetto al 2010: ed è chiaro che tutto ciò avrà delle conseguenze pratiche”. Un discorso a parte riguarda il patto di stabilità che ha penalizzato ancor più una provincia ‘virtuosa’ come quella di Firenze: “In pratica questi vincoli hanno ‘congelato’ i 140 milioni di euro che sono già disponibili nelle nostre casse. Possiamo spendere quei soldi solo per estinguere i mutui – spiega l’assessore Lepri – ed è quello che abbiamo già fatto per non continuare a pagare interessi: ma siamo al paradosso che le uniche risorse che liberiamo sono destinate alle banche”.