Il patto di stabilità ha “congelato” nelle casse dell’Ente oltre 140 milioni di euro già disponibili. Pesante effetto recessivo sull’economia locale che sarà provocato dai 20 milioni di euro che la Provincia non potrà distribuire sul territorio fiorentino nel 2011, a causa dei tagli e dei vincoli imposti. Dopo aver trasferito 200 dipendenti a Palazzo Medici, ora la Regione non dà più i soldi per gli stipendi. “Il nodo Tpl: avremo 4 milioni in meno per obbligare le aziende a proseguire il servizio di trasporto”. La Provincia di Firenze ha presentato oggi il bilancio per il 2011.
“Al momento siamo l’unica Provincia toscana che è riuscita nell’impresa di chiudere il bilancio di previsione – dice l’assessore Tiziano Lepri - e lo abbiamo fatto senza aumentare il carico fiscale. Siamo riusciti a far quadrare i conti, soprattutto grazie ai forti risparmi adottati in molti settori”. “Mi sembra opportuno marcare il fatto che questo bilancio non ci piace per niente, perché i tagli che ci sono stati imposti non ci consentono affatto di operare come avremmo voluto - premette la vicepresidente della Provincia, Laura Cantini - però l’abbiamo approvato per senso di responsabilità”. I tagli maggiori riguardano la cosiddetta spesa corrente, così come previsto dalla manovra estiva, dove ad esempio si va da una diminuzione dell’80% sulle consulenze, ad un taglio del 50% sulla formazione del personale, fino all’abbattimento del 20% sui costi dei carburanti e delle assicurazioni.
E’ stata garantita invece la manutenzione di strade, scuole e assetto idrogeologico con tagli che, in questi casi, non superano il 5%. Per il settore formazione e lavoro sono stati garantiti gli stessi standard finanziari del 2010. “Inizialmente – spiega il Presidente Andrea Barducci – pensavamo di utilizzare i fondi risparmiati per finanziare gli investimenti, come ad esempio nuove strade e scuole. Invece con quei soldi dobbiamo ora far fronte ad ulteriori pesanti tagli sui trasferimenti regionali”. “Sostanzialmente sono due i settori in cui si faranno sentire maggiormente i tagli della Regione – commenta Lepri – Il primo riguarda i circa 200 dipendenti che nel corso degli anni (in pratica dal 1990 al 2002) la Regione ha progressivamente trasferito in Provincia di Firenze, a seguito del relativo trasferimento di funzioni come Apt, Ufficio del lavoro, Difesa del suolo, Agricoltura, Ambiente, Viabilità, Formazione e Lavoro.
E’ andato tutto bene fino all’anno scorso, perchè la Regione ci trasferiva regolarmente anche i finanziamenti necessari per pagare gli stipendi a queste persone. Invece per il 2011 la Regione ha deciso di dimezzare anche questi finanziamenti: in pratica con i soldi che arriveranno dal bilancio regionale potremo pagare solo 100 di quei dipendenti. I soldi per gli altri 100 siamo stati costretti a scovarli, facendo ulteriori tagli di spesa nel nostro bilancio che riguardano le funzioni fondamentali della Provincia. “Resta aperto anche e soprattutto il nodo del trasporto pubblico locale – aggiunge il presidente Barducci – dalla Regione arriveranno probabilmente 4 milioni in meno per il Tpl del 2011.
Quindi dovremo ‘obbligare’ le aziende di trasporto a continuare il servizio mettendo a loro disposizione minori risorse rispetto al 2010: ed è chiaro che tutto ciò avrà delle conseguenze pratiche”. “Queste difficoltà – prosegue sempre il Presidente – ci inducono a pensare che sia giunto il momento di rivedere tutti assieme il modello di governance del territorio regionale. Personalmente ritengo che la Regione debba farsi portatrice di un rinnovamento dei livelli istituzionali”. Un discorso a parte riguarda il patto di stabilità che ha penalizzato ancor più una provincia ‘virtuosa’ come quella di Firenze: “In pratica questi vincoli hanno ‘congelato’ i 140 milioni di euro che sono già disponibili nelle nostre casse.
Possiamo spendere quei soldi solo per estinguere i mutui – spiega l’assessore Lepri – ed quello che abbiamo già fatto per non continuare a pagare interessi: ma anche qui siamo al paradosso che le uniche risorse che liberiamo sono destinate alle banche”. Considerando solo il 2011, saranno circa 20 i milioni di euro che la Provincia non potrà distribuire sul territorio fiorentino, e questa mancata circolazione di risorse avrà un forte effetto recessivo per l’economia locale”. “Questo nostro bilancio fa giustizia anche di un luogo comune che vorrebbe additare le Province come luogo di sperpero di denaro – conclude Barducci –.
In realtà è esattamene l’inverso: se si considera l’Italia come una grande famiglia, la Provincia di Firenze si comporta come un figlio virtuoso che risparmia tantissimo, mentre a Roma c’è un fratello scialacquone che sperpera più di quanto noi abbiamo risparmiato, facendo crescere il debito di tutti”.