Dopo l’uccisione della Cicogna nera, avvenuta il primo giorno di caccia, un nuovo gravissimo atto di bracconaggio a carico di una specie in via di estinzione, la Moretta tabaccata, si è verificato nei giorni scorsi nel Padule di Fucecchio. Grazie all’intervento degli uomini del Corpo Forestale dello Stato l’autore è stato colto in flagranza di reato e denunciato all’autorità giudiziaria. "Si tratta di un fatto gravissimo se si tiene conto che la Moretta tabaccata è una piccola anatra tuffatrice considerata in pericolo di estinzione a livello globale, che in Italia ha una popolazione stimata in circa 25 coppie nidificanti.
Per scongiurarne l’estinzione esiste addirittura un piano d’azione nazionale redatto dall’ISPRA e alcuni progetti finanziati dalla Comunità Europea: episodi come questo rischiano di vanificare tanto lavoro e di condannare alla rapida scomparsa una specie preziosa per l’equilibrio degli ecosistemi palustri" si legge in una nota stampa a firma Marcello Demi, presidente WWF Toscana. "In Toscana il Padule di Fucecchio rappresenta un’area chiave per la conservazione della Moretta Tabaccata, essendo la sola zona umida che vede la presenza regolare di questa specie, sia pure con pochi individui, e probabilmente la riproduzione di una coppia.
A tale riguardo vale la pena ricordare che, oltre ad avere opportunamente segnalato la sua presenza agli organi di vigilanza, il Centro di Ricerca e Documentazione del Padule di Fucecchio, ha recentemente lanciato un appello attraverso i mezzi di informazione per richiamare l’attenzione del mondo venatorio circa la necessità di scongiurare l’abbattimento, anche involontario, di questa specie, che peraltro si può confondere solo con un’altra anatra, la Moretta comune, anch’essa protetta all’interno del Padule" prosegue Demi. "Proprio nell’Anno Internazionale dedicato alla biodiversità, in Italia la piaga del bracconaggio sta dilagando.
Si tratta di un fenomeno diffuso su tutto il territorio (nessuna zona ne è esente), ma che assume particolare gravità in alcune aree. Ben noti ‘hot spots’ del bracconaggio in Italia sono le Valli Bresciane, alcune piccole isole come Ischia e Ponza, lo Stretto di Messina, alcune aree del Cagliaritano e fra di essi va purtroppo senza dubbio annoverato anche il Padule di Fucecchio, come i recenti episodi confermano e sottolineano. Per questo il WWF, che chiederà di essere ammesso come parte civile nei procedimenti a carico dei bracconieri individuati, chiede un rafforzamento delle attività di prevenzione e controllo del bracconaggio e un potenziamento dei mezzi e delle risorse a disposizione delle autorità preposte alla vigilanza, che spesso sono chiamate ad operare in condizioni di carenza di mezzi e di personale, anche a rischio della propria incolumità" conclude il presidente del WWF Toscana.