Entra nel vivo alle Foreste casentinesi il progetto Life per la tutela del lupo appenninico finanziato dall'Unione Europea, "Wolfnet". Il 2010, è stato dedicato dall'Onu alla difesa della biodiversità e lupo ovviamente ne rappresenta uno dei più nobili rappresentanti. Il Parco ospiterà due giorni dedicati alla costituzione di gruppi operativi specialistici di pronto intervento (GOS) per la prevenzione delle mortalità illegali dei lupi e la riduzione del loro impatto sulla pastorizia.
I danni causati al bestiame domestico sono uno dei motivi principali per i quali i grandi carnivori, orsi e lupi in particolare, sono stati perseguitati per secoli. Le misure del progetto Life Wolfnet - i cui partner sono i parchi nazionali Foreste casentinesi, Majella e Pollino, l’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana, Legambiente e altri enti pubblici - potranno aiutare a uniformare i sistemi di monitoraggio e gestione della specie e a combattere la persecuzione illegale. Le azioni da mettere in campo mirano alla definizione di criteri efficaci e universali per procedure di accertamento dei danni causati alla zootecnia e alla sperimentazione di strategie mirate di prevenzione del fenomeno delle predazioni sul bestiame.
I gruppi operativi specialistici garantiranno la tutela dei nuclei riproduttivi di lupo e il rilevamento precoce delle situazioni di rischio tramite l’uso della telemetria satellitare (radiocollari). Gli incontri avranno luogo lunedi e martedi (28 e 29 giugno). La giornata di lunedi, a partire dalle 10, sarà dedicata alla formazione sulle attività di progetto rivolta a tutti i comandi stazione del Coordinamento territoriale per l'ambiente del C.F.S., al veterinario, ai tecnici del Parco e al personale delle Province (Forlì-Cesena, Arezzo e Firenze). Si parlerà delle buone pratiche per la gestione dei danni al bestiame causati da predatori, di procedure informatizzate, di indagine necroscopica, di medicina e genetica forense, di indagini e repressione del bracconaggio e procedura in caso di ritrovamento di animali morti e istruzioni per la tutela della scena del crimine. Martedi, a partire dalle 9, verranno affrontati gli aspetti eco-etologici del lupo connessi alle attività del Wolf net: la dinamica delle predazioni, come effettuare sopralluoghi sulla scena del crimine (rilievi video-fotografici, raccolta delle prove, individuazione e repertazione), la genetica forense (finalità, strumenti, raccolta, conservazione ed invio dei campioni in laboratorio), le procedure di polizia giudiziaria e le diverse operatività in caso di mortalità illegale di fauna selvatica. Giorgio Boscagli (direttore del Parco e biologo esperto del settore) e gli altri tecnici, saranno a disposizione durante il corso per eventuali chiarimenti sulla biologia del lupo che risultasse necessario approfondire a latere dei singoli interventi.