Continua il trend positivo per le esportazioni di vino italiano all'estero. Gli ultimi dati forniti dall'Istat risalgono ad agosto, mese tradizionalmente “scarico” per le vendite all’estero, ma i numeri lasciano trapelare un certo ottimismo. Ammontano infatti a 241 milioni di euro, superando anche il massimo storico del mese di agosto 2007 quando le esportazioni arrivarono a 236 milioni. La crescita prevista su base annua è dell’8% con obiettivo 3,7 miliardi di euro, che significherebbe toccare un record storico. Il vino italiano piace dunque all’estero, un dato inconfutabile che viene confermato anche dalla classifica pubblicata in questi giorni da Wine Spectator che piazza 9 vini italiani nella top 100 mondiale.
Desta curiosità notare che su 9, ben 7 siano vini toscani, sintomo di crescente considerazione del mondo per le denominazioni del Granducato. Nella produzione vinicola toscana a prevalere sono il Chianti e il Chianti Classico, che rappresentano insieme quasi il 65% (47,5% Chianti e 17.4% Chianti Classico) del vino a denominazione di origine complessivamente prodotto, seguiti dal Nobile di Montepulciano (8,2%), il Brunello (4,7%), il Morellino di Scansano (4,4%), il Bolgheri (2,4%) e la Vernaccia di San Gimignano (2,3%).
La viticoltura rappresenta un settore portante dell'economia agricola regionale, costituendo il 18 % dell'intera produzione lorda vendibile regionale e anche le esportazioni (dati del 2009) sono piuttosto importanti, con oltre 539 milioni di euro. L’alto livello dei vini “Made in Tuscany” è anche quello che domenica 5 dicembre (aperta al pubblico) andrà in scena al Four Season Hotel di Firenze con la decima edizione dell’Eccellenza di Toscana, degustazione organizzata dall’Associazione Italiana Sommelier Toscana delle etichette toscane che hanno ottenuto nella Guida Duemilavini 2011 edita da Bibenda i 4 e 5 grappoli di gradimento.
Rispetto all’edizione 2010 della Guida, i 73 del 2011 vedono crescere di 12 unità la flotta dei cinque grappoli, di cui la metà esatta composta dal Brunello di Montalcino con ben 21 vini in vetta alla classifica contro i 15 dell’edizione 2010, per un totale di oltre 330 etichette - contando anche i quattro grappoli - e saranno oltre 150 le aziende, riunite in un evento esclusivo ed unico, che quest’anno l’Associazione Toscana Sommeliers – oltre 3.100 soci, il 10% degli iscritti nazionali che sono 31.000 - ha deciso di mettere insieme alle eccellenze vitivinicole del territorio anche le eccellenze della cucina, in una cena di gala sabato 4 dicembre con cinque fuoriclasse del fornello come Vito Mollica e Domenico Di Clemente rispettivamente chef executive e membro dello staff del Four Season di Firenze, Luciano Zazzeri de “La Pineta” di Marina di Bibbona, Gaetano Trovato del Ristorante Arnolfo di Colle Valdelsa, Oliver Glowig fresco arrivo al “Poggio Antico” di Montalcino e Osvaldo Baroncelli ristoratore storico di Prato oltre che Presidente dell’Associazione Toscana Sommelier.