Un operaio, Gino Nisticò di 65 anni, è morto ieri nella zona industriale di Pistoia, a Sant'Agostino, dopo essere stato travolto da un pannello di cemento. Nisticò stava eseguendo alcuni lavori di adeguamento in un laboratorio di pasticceria quando si è verificato l'incidente. "Politica e istituzioni si uniscano per porre fine alla strage bianca di morti sul lavoro": questo l’appello che parte dal vicepresidente del Consiglio regionale Roberto Benedetti, dalla responsabile regionale della Consulta su sanità e politiche sociali del Pdl Annamaria Celesti e dal vicepresidente della Commissione IV (Sanità) Stefano Mugnai, consigliere regionale del Pdl. "E’ tempo che la politica vada oltre le manifestazioni di cordoglio e sgomento per il perpetrarsi di questa vera e propria strage di morti bianche", affermano.
"Per parte nostra – proseguono Benedetti, Celesti e Mugnai – siamo preoccupati per una situazione che in Toscana registra, dall’inizio dell’anno, ben 23 lutti tra i lavoratori. Di questi, addirittura 3 sono concentrati nella provincia di Pistoia. Oltre a Gino Nisticò, deceduto ieri, il territorio pistoiese ha visto morire nel settembre scorso il romeno Marius Bilt di 36 anni, residente a Pescia e vittima del lavoro in una cartiera, e a marzo il 49enne Emiliano Bessi, travolto e ucciso da una macchina agricola in un vivaio di Chiazzano". Troppi morti, osserva il Pdl, troppo dolore e la necessità di un colpo di reni collettivo: "Serve un ulteriore sforzo da parte di tutte le forze politiche e di tutte le istituzioni, particolarmente a Pistoia, per procedere fino in fondo nel mettere in atto tutte le misure di sicurezza sul lavoro previste dalle normative in vigore da tempo.
Noi per primi – concludono gli esponenti del Pdl – ci faremo promotori di momenti di confronto e di azioni di stimolo in questo senso in tutte le sedi istituzionali preposte affinché, ciascuno secondo le proprie competenze, si dia vita ad un’azione compatta che ponga fine a questa strage di innocenti". Dolore per l’ennesima vittima sul lavoro e vicinanza ai familiari del fabbro pistoiese. Sono i sentimenti espressi dal presidente della Provincia di Pistoia Federica Fratoni. “E’ un episodio tragico – commenta il presidente – che nuovamente richiama l’attenzione sulla necessità di politiche del lavoro incentrate sulla dignità della persona e sulla sicurezza.
Le morti bianche sono ancora troppe nel nostro paese e anche la nostra provincia quest’anno è stata duramente colpita. Occorre mettere in campo tutti gli strumenti utili per evitarle, investendo soprattutto sulla formazione e sulla prevenzione dei rischi. Manca ancora una vera cultura della sicurezza in Italia, capace di garantire a chi lavora il diritto ad un lavoro sicuro”.