Insensibile alla crisi, Pinocchio si rimbocca le maniche e per questa XVII edizione si prepara ad un nuovo esordio; pochi mezzi e pochi errori concessi per una rassegna, quella di Associazione Vie Nuove, che ha costruito il proprio curriculum in questi quasi venti anni di storia su un lavoro instancabile di ricerca, su un equilibrio di proposte e una serietà di progetto artistico che è sempre stato premiato dall'entusiasmo che, ancora oggi, le grandi firme del jazz italiano e internazionale dimostrano nel momento in cui vengono interpellate.
Parallelamente il consenso anche di una critica e di un pubblico competente e partecipe, sempre più numeroso, ha permesso il perdurare di questa iniziativa, oggi, crediamo più che mai, un punto di riferimento e unico presidio (fisso) rimasto per la città di Firenze, per la tipologia delle proposte musicali libere e spesso inedite che qui vengono presentate. Rassegna indipendente vera, che dimostra quanto, anche senza un sostegno effettivo, si possano ancora costruire cartelloni intelligenti, dinamici e degni di un approfondimento.
Quindi più che mai largo alle idee e alla voglia di mettersi in gioco; senza mettere però da parte la convinzione che un giorno si possa continuare ad ottenere questi risultati possibilmente con mezzi più appropriati a questa tipologia di progetto, che seriamente ogni anno contribuisce non poco ad arricchire la vita e la crescita culturale della nostra città. Il burattino più musicale d'Italia riparte dunque proprio da una proposta inedita per Firenze; Luigi "Lullo" Mosso, co-fondatore dello storico collettivo "Basse Sfere", presenta sabato 6 novembre, sul palco del Pinocchio, il suo spettacolo "Il Mototrabbasso", nei panni di uno stralunato pilota "condannato" a vagare nell’universo dei suoni e delle musiche del mondo e a raccontarle.
Il canto del cammelliere berbero, la composizione dodecafonica tedesca, il blues del missisippi, la chanson esistenzialista francese, il rap, l'opera di Pechino, il bebop… uno spettacolo davvero entusiasmante durante il quale "Lullo" sfiderà il pubblico a seguirlo nelle sue più imprevedibili derive. Domenica 7 novembre, invece, a completare il weekend d'esordio, due super Big come Rosario Giuliani e il trombettista Flavio Boltro, presentano il Quartetto del talentuoso Leonardo Corradi, prodigio dell'organo hammond, classe '92, che ha appunto compiuto diciotto anni solo lo scorso febbraio.
Venerdì 12 novembre, dopo tanti anni di assenza, torna a Firenze Max De Aloe, considerato tra i più importanti armonicisti al mondo, reduce dalla sua tournee in Africa, per presentare in quartetto la sua ultima fatica edita dalla Abeat records, "Bradipo, la lentezza e l'arte della manutenzione del jazz freddo" (serata in collaborazione con Notwork Prd.). Sabato 13 novembre l'altro special event con il gruppo del maestro Franco D'Andrea, senza dubbio il pianista più esplorativo del panorama italiano, che è stato giustamente premiato, in questi anni, con tutti i possibili riconoscimenti, andando anche a fare una scelta coraggiosa, lontana dalle logiche dello show business, cioè sposando la causa di un'etichetta indipendente come quella de El Gallo Rojo, con la quale sta incidendo i suoi ultimi lavori discografici.
Proprio alla famiglia del Gallo Rojo Records appartiene anche il gruppo dei Blonde Zeros, che promette scintille sabato 27 novembre con "God Fried Finger", provando ad inserire le visionarie tastiere di Giorgio Pacorig all'idea già ben strutturata di Danilo Gallo e Massimiliano Sorrentini. Sabato 20 novembre i giovani talenti di Brooklyn del Project trio (flauto, contrabbasso e violoncello) propongono un loro personalissimo e acrobatico melting pot di musica colta, folk, rock e hip hop.
Una performance live davvero libera e densa di energia contagiosa. Il mese di dicembre prosegue poi con sabato 4 gli attesissimi Gatti Mézzi, dove canzoni radicate a quei tempi che furono, e impregnate di gastronomia popolare pisana e infanzia tempestosa, si mescolano ad un irriverente ed esplosivo swing. I Gatti Mézzi sono un fenomeno musicale del quale c'era un gran bisogno; dopo il successo al Premio Ciampi 2007, è uscito il loro terzo album, "Struscioni", edito per la Sam Records (2009), che ha definitivamente consacrato il loro modo di fare musica.
Sabato 11 dicembre è il momento di un'altra prima volta a Firenze per il Quintetto di Michele Polga, giovane e talentuoso sassofonista veneto, che presenterà i brani originali tratti dai suoi due primi album, accompagnato anche dalla stella della tromba made in Italy, Fabrizio Bosso. A chiusura 2010 infine, sabato 18 dicembre, l'"Old Gospel" Quintet di Mercy Sheridan, artista cresciuta cantando nelle chiese battiste americane, che rilegge oggi alcuni classici della letteratura gospel e spiritual con il pathos espressivo con cui tale repertorio merita di essere riproposto, fuori dalle contaminazioni pop e commerciali con cui questa musica si è imposta come fenomeno di moda.
Accompagnata da un quartetto di jazzisti di primo piano, la cantante africana, dotata di una vocalità dai colori vibranti, rievoca l’antica essenza di quella intramontabile musica dell’anima, alla quale il blues e il jazz devono la loro origine. Per maggiori info e calendario completo del Pinocchio Jazz, clicca qui.