Ieri pomeriggio, alle ore 16:30 circa, una delle Volanti della Questura di Prato, nel corso di un controllo del territorio effettuato in via Roubaix, notava un magrebino a bordo di una bicicletta che si aggirava in zona con atteggiamento sospetto e che, appena resosi conto del passaggio della pattuglia, sembrava particolarmente preoccupato. Gli Operatori della Polizia di Stato decidevano quindi di allontanarsi dalla zona, per poi ritornarvi in maniera discreta dopo poco, da una diversa direzione, così da osservare più attentamente i movimenti del magrebino.
Gli agenti potevano così notare un uomo che, a bordo di una Mercedes, si avvicinava allo straniero, parlottava con lui per pochi istanti, per poi allontanarsi di nuovo. Il magrebino riusciva a far perdere le proprie tracce nel traffico cittadino, mentre gli agenti avevano successo nell’imporre l’alt alla Mercedes, condotta da un quarantatreenne livornese, di professione commerciante, che aveva chiaramente tentato di nascondere, prima del controllo di polizia, qualcosa in una tasca dei propri vestiti.
Al lato passeggero dell’auto veniva identificata anche la moglie dell'uomo, trentunenne rumena, risultata poi estranea ai fatti. Intimato di mostrare quanto celato, il livornese consegnava ai poliziotti un involucro termosaldato ancora chiuso ed un secondo simile a questo, ma già aperto, verosimilmente contenenti sostanza stupefacente. L’uomo riferiva quindi di averli acquistati dal magrebino incontrato poco prima. Condotto negli Uffici della Questura, dove veniva analizzata la sostanza sospetta (risultata essere parzialmente cocaina), l’uomo veniva segnalato alla locale Prefettura come assuntore di stupefacenti, ai sensi dell’art.
75 del D.P.R. 309/90.
