L’ippodromo di San Rossore dal 1° novembre potrà contare su una nuova pista, con un tracciato che permetterà di correre per la prima volta distanze diverse e con un più alto tasso tecnico. Novità anche per le riprese televisive. La giornata inaugurale, che vedrà come madrina Nina Senicar, è stata presentata questa mattina in Sala Gigli di Palazzo Panciatichi, sede del Consiglio regionale della Toscana. “Abbiamo ospitato spesso iniziative di sostegno all’ippica toscana, ma presentare questa giornata inaugurale della nuova pista di San Rossore è un onore – ha sottolineato Roberto Benedetti, vicepresidente dell’assemblea, che ha fatto gli onori di casa – San Rossore è un’eccellenza assoluta nel panorama regionale, e non solo.
Dietro questo mondo c’è passione, impegno, lavoro. L’indotto nella nostra regione coinvolge diecimila persone ”. E’ stato il presidente di Alfea, società di gestione dell’ippodromo, Stefano Meli, ad illustrare nel dettaglio le caratteristiche della nuova pista. Il tracciato di duemila metri, grazie a due “racchette”, consentirà di gareggiare su distanze diverse, mai prima effettuate. Una curva dal raggio molto ampio (150 metri) ne ha innalzato il tasso tecnico.
Il manto erboso è stato realizzato trapiantando singole piantine di gramigna, coltivate in serra, rispettando il naturale andamento del terreno. “Giunge a conclusione un lavoro di dieci anni: otto di studio, progettazione, valutazione di impatto ambientale e due per la realizzazione – ha dichiarato Meli – Il parco in cui è inserito l’ippodromo è la nostra ricchezza. C’è stata perciò un’attenzione particolare alla sostenibilità ambientale e sociale”. L’investimento complessivo è stato di circa 1,5 milioni di euro.
“L’ippica non è solo corse e scommesse – ha aggiunto – alimenta una filiera molto articolata di allevamenti, industria, servizi, terziario che ha bisogno di una cura particolare”. “San Rossore ha le potenzialità dei centri ippici più importanti d’Europa – ha dichiarato il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi – l’equilibrio raggiunto con il Parco, che tutela un’area Patrimonio mondiale dell’Umanità, è un fatto molto positivo. Occorre adesso mettere mano alle strutture di accoglienza”. Il presidente Andrea Pieroni ha ricordato che l’amministrazione provinciale è da tempo impegnata nella formazione professionale per il settore, con corsi per fantini ed artieri molto frequentati.
“La giornata inaugurale sarà un evento di rilievo nazionale ed europeo – ha detto - sulle istituzioni locali grava ora l’onere di dar corpo alle prospettive di crescita con opportune iniziative di promozione”. “Tutelare l’ambiente non significa immobilismo, ma puntare verso il futuro – ha sottolineato l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianni Salvadori – esperienze come questa, gestite da società solide e serie, non possono che avere il sostegno della Giunta regionale”.
Soddisfazione è stata espressa anche dalla vicepresidente dell’Ente Parco, Elisabetta Norci. “Siamo orgogliosi di questa realizzazione, attesa con trepidazione – ha dichiarato – Il progetto, concertato e partecipato, è stato animato da grande spirito di collaborazione”. (dp)