Un fascio laser su Firenze. Ma non mancano le polemiche

Nelle notti del Festival della Creatività una scia di luce partirà dalla Torre di Arnolfo fino a sfiorare il Duomo. Ma perUnaltracittà critica l'evento che inaugura il festival, la presenza di 400 tonnellate di marmo al Piazzale.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 ottobre 2010 15:37
Un fascio laser su Firenze. Ma non mancano le polemiche

Stasera dalle 20 alle 3 di notte (e per tutte le sere del Festival) un raggio laser partirà dalla Torre di Arnolfo fino al Duomo di Firenze. Il progetto - nato per celebrare i 50 anni dalla scoperta del Laser - vede la collaborazione tra Comune di Firenze ed El.En, azienda leader in Italia per la tecnologia laser, che ha messo a disposizione del Festival questo dispositivo che proietta la luce. La tematica del laser verrà approfondita al Festival grazie alla presenza del CNR, dell’Istituto nazionale di Ottica e dalla El.En.

Domenica 24 alle ore 11 in Largo Annigoni, ci sarà poi la conferenza sul Laser in cui interverrà Massimo Inguscio direttore del Lens e Paolo De Natale dell’Istituto Nazionale di Ottica. Per la giornata di venerdì gli eventi in programma al Festival della Creatività sono più di ottanta tra workshop, live show, incontri, performance e degustazioni. Tra gli ospiti più attesi di domani 22 ottobre Roberto Angelini e Brunori Sas, che si esibiranno in un concerto itinerante tra la Loggia dei Lanzi e la Loggia del Porcellino.

Nel cast musicale della giornata anche Cristina Donà (alle 21:40 alla Loggia dei Lanzi) e Marco Parente con lo spettacolo "Diavolaccio" (Loggia del Porcellino, 22:30). Tra gli eventi da non perdere della mattinata, l'incontro con i principali protagonisti dell'edizione 2010 del Festival della Creatività (ore 11): i giovani ricercatori, talenti digitali under 30 che hanno le idee giuste per il futuro (Giovani talenti per il futuro, Biblioteca delle Oblate). A Largo Annigoni deGustiBooks proporrà alle 10 un assaggio insolito: Leonardo Romanelli e Andrea Gori si cimenteranno in una degustazione comparata di acque minerali imbottigliate e acqua del fontanello Publiacqua in abbinamento con il finger food di Arturo Dori. Il pomeriggio sarà ricchissimo di eventi e incontri.

Tra questi, alle 16 l'ex-direttore del TG1 Nuccio Fava, insieme a Fabiano Palmara e Gianni Speranza, sindaco di Lamezia Terme, Fabrizio Cacciabue, Sandro Margara e Paolo Massenzi - dalle mura dell'ex-carcere delle Murate - parleranno di creatività all'interno degli istituti penitenziari (Creativi dentro). E alle 16:30 il critico d'arte Philippe Daverio regalerà al pubblico del Festival una lectio magistralis sui capolavori che hanno cambiato la storia dell'arte (Cinema Odeon).

Anche l’Università di Firenze partecipa all'edizione 2010 del Festival della Creatività, la manifestazione della Regione Toscana dedicata quest'anno al brainstorming, le idee che ci cambiano la vita. Numerosi gli appuntamenti in programma fino al 24 ottobre, tutti online su www.unifi.it. Fra questi, a Palazzo Non Finito (via del Proconsolo, 12), sede della sezione di Antropologia ed Etnologia del Museo di Storia Naturale dell’ateneo, si terranno gli appuntamenti del Caffè filosofico, incontri, conferenze e spettacoli dedicati al tema dell’intelligenza, a cura di Sergio Caruso, Alessandro Pagnini ed Elena Pulcini (tutti i giorni ore 16 e 20:30).

Per l’occasione fino a domenica la sezione di Antropologia sarà straordinariamente aperta al pubblico (ore 9-13 e 15-20, ingresso ridotto 3 euro) con la mostra fotografica “Obiettivo Uomo”, dedicata a Paolo Mantegazza, grande antropologo del tardo ‘800 e fondatore del museo fiorentino. Sempre a Palazzo Non Finito domani, venerdì 22 ottobre, alle ore 10:30 si svolgerà la tavola rotonda “Videogioco quindi imparo?”: Flaviano Fanfani, dei servizi didattici del Museo, parlerà di “Musesplorando e nuovi strumenti per la didattica museale”.

Il giorno successivo, sabato 23 ottobre, alla tensostruttura in Largo Annigoni si svolgeranno due incontri organizzati dal Centro di servizi di ateneo per la Valorizzazione dei risultati della ricerca e la gestione dell’incubatore universitario – CsaVRI, entrambi introdotti da Marco Bellandi, prorettore al trasferimento tecnologico e ai rapporti con il sistema territoriale e presidente della Fondazione per la ricerca e l'innovazione dell'Università di Firenze. Alle ore 15, dopo i saluti del rettore Alberto Tesi, si parlerà de “L’avvio dell’operatività dell’incubatore universitario e le politiche della valorizzazione della ricerca all’Università di Firenze”.

Alle 16:30 il focus sarà su “Il polo dell'innovazione della sostenibilità urbana e le attività della Fondazione per la ricerca e l'Innovazione”. Durante la manifestazione CsaVRI e Fondazione presentano attività e progetti legati alla valorizzazione di nuove idee che abbiano contenuti applicativi e alla promozione dell'innovazione basata sulla ricerca. Sempre in Largo Annigoni, saranno presenti anche altri due allestimenti: un progetto del Dipartimento di Scienze economiche per la realizzazione di un impianto pilota ad alta efficienza per la produzione di energia, e un programma della Facoltà di Medicina e Chirurgia sull’educazione alimentare dei bambini per la salute delle ossa. Un altro luogo della creatività è Santa Verdiana, la sede di Architettura (piazza Ghiberti, 27): fino a domenica saranno visibili proiezioni, installazioni, allestimenti e mostre dei docenti della Facoltà. Ma non mancano le polemiche Per inaugurare la quinta edizione del Festival della Creatività a Firenze si è deciso di trasportare 400 tonnellate di blocchi di marmo a Piazzale Michelangelo, impiegando oltre 14 camion e diverse gru.

"Le Alpi Apuane, note al mondo appunto per il marmo bianco di Carrara, sono sottoposte negli ultimi decenni ad una escavazione selvaggia con oltre 5 milioni di tonnellate di montagna che vengono distrutte ogni anno e di questi i 3/4 sono solo scarti, che macinati e polverizzati finiscono nell'industria chimica per cosmetici ed altri prodotti", ha detto Elia Pegollo, portavoce del Coordinamento Salviamo le Apuane. "Questi dati - ha affermato Ornella De Zordo di perUnaltracittà, lista di cittadinanza che aderisce al coordinamento sin dalla sua nascita con la sottoscrizione della Carta delle Apuane - evidenziano chiaramente che l'escavazione del marmo è insostenibile per queste bellissime montagne a ridosso del mare, zone importanti non solo dal punto di vista ambientale e paesaggistico ma anche identitario, culturale e antropologico.

Vogliamo inoltre evidenziare che l'escavazione distrugge le falde acquifere, mettendo in serio pericolo il sistema idrogeologico delle province di Massa Carrara e Lucca, la devastazione è ovviamente irreversibile". "Tuttavia - ha concluso Pegollo - se vogliamo ragionarne seriamente e nell'ottica di salvare le Apuane e finirne la distruzione, una proposta la avanziamo: usiamo il marmo per la creatività, per l'arte, per il genio umano (come faceva Michelangelo che sarebbe inorridito vedendo il marmo, questa stupenda pietra, sbriciolato per i dentifrici) e interrompiamo subito quel "vilipendio" del marmo che è la sua polverizzazione per scopi davvero miseri.

Su questo terreno siamo dispositi a ragionare da subito, quando, a giorni Salviamo le Apuane presenterà il suo Piano di Sviluppo Economico Alternativo delle Apuane. Ci auguriamo seriamente che vengano spese parole importanti per la difesa di questo territorio da parte delle forze politiche, invece di plaudire l'esibizione di brandelli delle nostre montagne, uno "spettacolo" che dovrebbe far inorridire chi ha ancora un po' di rispetto per la nostra Madre Terra".

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