Borse di studio per universitari in difficoltà economica

Nuovi criteri dalla Giunta Regionale per “borse” aggiuntive e cumulabili. L'assessore Targetti: "Una scelta per aiutare le famiglie con cassintegrati o senza lavoro".

Redazione Nove da Firenze
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13 ottobre 2010 19:54
Borse di studio per universitari in difficoltà economica

Mezzo milione di euro sono disponibili, dalla Regione Toscana, per borse a favore di studenti universitari meritevoli le cui famiglie sono colpite dalla crisi economica. Su proposta dell'assessore e vicepresidente Stella Targetti ("Una scelta per aiutare le famiglie in difficoltà economica, quelle in cui un componente ha perso il lavoro o è in cassa integrazione"), la Giunta ha approvato un ampliamento ai criteri che serviranno, all'Azienda regionale per il diritto allo studio universitario, da base per l'adozione dei relativi adempimenti e per assegnare, in concreto, le borse di studio.

Borse da mille euro l'una, cumulabili con le borse ordinarie ed erogate dall'Azienda per il diritto allo studio in un'unica soluzione. Secondo i nuovi indirizzi (che perfezionano, ampliandoli, quelli già deliberati a marzo), potranno presentare domanda gli studenti universitari, fiscalmente a carico della famiglia di origine, iscritti nell'anno accademico 2009/2010. Almeno uno dei genitori deve rispondere - a partire dal 1 gennaio 2009 - ad almeno uno fra i requisiti indicati in delibera (essere beneficiario di Cigs o di indennità di mobilità per almeno 6 mesi, essere beneficiario di indennità di disoccupazione ordinaria e iscritto nelle liste di mobilità, essere beneficiario di Cigo se al periodo coperto dalla Cigo sia seguita la sospensione dell'attività lavorativa dell'azienda).

Gli studenti devono risiedere, con la famiglia di appartenenza, in Toscana o comunque avere un genitore in Cigs o mobilità proveniente da impresa o unità produttiva ubicata in Toscana. Devono, gli studenti, essere in possesso della metà più uno dei crediti rispetto a quelli occorrenti per chiedere la borsa di studio ordinaria). La delibera indica altre possibilità di presentar e domanda, riservate a studenti considerati “indipendenti” secondo le vigenti norme regionali sul Dsu. Sarà adesso l'Azienda regionale per il diritto allo studio ad attuare la delibera definendo modalità operative e dettagli attuativi. di Mauro Banchini

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