Lavorano già sullo sviluppo locale, in Italia e anche all'estero, e in 5 hanno dato vita a una cooperativa che ha sede a Prato e si chiama "Rete Sviluppo". Sono i laureati e laureandi del corso biennale Analisi e politiche dello sviluppo locale e regionale, attivo al Pin con la Facoltà di Scienze politiche Cesare Alfieri dal 2003 e realizzato con il sostegno convinto della Provincia di Prato. Si tratta di una laurea specialistica (o magistrale con la nuova terminologia) che forma professionisti in grado sia di analizzare lo sviluppo di un territorio sia di progettarne l'evoluzione grazie a una formazione interdisciplinare che negli anni ha attratto molti studenti al di fuori dell'Ateneo fiorentino e anche stranieri. Stamani a Palazzo Vestri la vice presidente della Provincia Ambra Giorgi, il presidente del Pin Maurizio Fioravanti, insieme ai professori Carlo Trigilia, l'ideatore del corso di laurea, Carlo Fusaro dell'Università di Firenze e al vice dirigente del settore Sviluppo economico della Regione Toscana Albino Caporale, hanno presentato contenuti e obiettivi del corso, che è stato rinnovato come percorso di studi e quest'anno inaugura anche un indirizzo specifico in politiche del lavoro nei contesti locali.
Altra novità il prossimo anno il corso aprirà alcune lezioni a dirigenti e funzionati della Provincia e dei Comuni del territorio, ci sono già una decina di iscritti. “Nonostante le difficoltà di bilancio la Provincia ha rifinanziato questo corso con un contributo di 80 mila euro all'anno per il triennio 2010-2012 proprio perché ora più che mai c'è bisogno di parlare di sviluppo locale a Prato – ha detto Ambra Giorgi –. E' necessario rilanciare questo tema in modo qualificato e in stretto rapporto con l'Università, che è in grado di dare un contributo incisivo per ridefinire l'identità dello sviluppo locale”. Fioravanti ha sottolineato come la qualità del corso nasca da una formula innovativa e unica nel panorama universitario, realizzata anche grazie al sostegno della Provincia che rende possibile l'assistenza di un tutor, agevolazioni agli studenti non residenti, stage e tirocini all'estero e borse di studio. Fusaro ha spiegato che il corso non è nato a Prato per caso, ma scaturisce da una ipotesi di sviluppo dell'economia di distretto e dall'analisi degli strumenti necessari a determinarla, tenendo conto delle politiche pubbliche ma anche delle dinamiche imprenditoriali.
Trigilia ha aggiunto che lo sviluppo locale è destinato a diventar sempre più importante ed è necessario, per esempio a Prato, occuparsene in modo strutturato formando specialisti che siano in grado di offrire risposte alle esigenze del territorio. Anche Caporale ha insistito su come per questo tipo di professionalità sia crescente la domanda da parte degli enti locali, che chiedono analisi efficaci ma anche progetti affidabili. Della preparazione e dell'esperienza sul campo che il corso offre hanno parlato alcuni testimoni di successo: Lapo Cecconi, Elisa Filippi e Alessandra Cicali.
Cecconi, laureato con tesi e stage in Etiopia, dove ha studiato il distretto florovivaistico gemellato con il Comune di Scarperia, ha messo in piedi con altri 4 laureati del corso una cooperativa che sta lavorando con vari enti anche grazie al finanziamento del bando 'Mi metto in proprio' della Provincia. Elisa Filippi, che invece è laureanda, lavora a Bruxelles dove ha consolidato e trasformato in occupazione permanente l'esperienza dello stage. Infine Alessandra Cicali, laureata anche lei al Pin, lavora oggi per la Regione Toscana dopo aver vinto nel 2007 il premio di laurea Bardazzi con una tesi su Torino Wireless.
Il sostegno della Provincia di Prato La Provincia impegna per il corso, tramite una convenzione con il Pin, 80 mila euro l'anno per il triennio 2010-2012 per complessivi 240 mila euro. Nel pacchetto rientra l'assistenza del tutor del corso di laurea, 5 borse di studio dirette a studenti del primo anno che frequentano e sono residenti al di fuori delle province di Prato, Firenze e Pistoia, il sostegno all'attività di studio e ricerca fuori sede per la realizzazione della tesi finale e l'assegnazione di fondi per sostenere la mobilità nelle ricerche per le tesi che prevedono un periodo di studio all'estero. I numeri del corso Nato nel 2003 il corso, laurea magistrale e quindi biennale, ha avuto sinora 44 laureati, con una percentuale che rispetto agli studenti attivi si attesta sul 60%.
Dal 2003 ad oggi gli iscritti sono 149, di cui il 30% non appartenenti all'Ateneo fiorentino, si contano 17 Università in tutta Italia, ma ci sono anche studenti che si laureano a Grenoble e Innsbruck. Contenuti e obiettivi Il corso naturalmente si svolge presso il Polo Universitario di Prato. Fa parte del Master europeo in Scienze del lavoro, che promuove scambi con Università di altri paesi europei (Belgio, Spagna, Germania, Olanda, Gran Bretagna solo per dirne alcuni), riservati agli studenti che seguono l'indirizzo Politiche del lavoro.
Per essere ammessi è necessaria una laurea triennale e l'esame del curriculum per valutare i requisiti di adeguatezza. Il percorso di studio prende spunto da un importante filone di ricerca che da anni affronta il tema dello sviluppo locale collegandosi a una specifica tradizione dell'Università di Firenze. Lo studio dei distretti industriali, dello sviluppo locale, delle politiche locali e regionali è condotto in chiave interdisciplinare da docenti e ricercatori, specie delle Facoltà di Scienze politiche e di Economia.
Fra gli insegnamenti i temi giuridico-istituzionale, storico-economico, politologico e sociologico con la finalità di fornire metodi di analisi e competenze progettuali di alto livello. Le opportunità di lavoro Il laureato in Analisi e Politiche dello Sviluppo Locale e Regionale è un esperto di politiche economiche e sociali locali e regionali con forti competenze progettuali in ambito di sviluppo locale. La sua professionalità può essere impiegata in ambito nazionale o internazionale presso istituzioni pubbliche o con funzioni di consulente.
Il corso di laurea prevede due indirizzi, Politiche dello sviluppo locale e Politiche del lavoro nei contesti locali, e stage anche presso enti pubblici. Gli sbocchi professionali sono l'analisi e la progettazione dello sviluppo locale in istituzioni pubbliche, in società di consulenza e di progettazione, quella dello sviluppo urbano e delle politiche di pianificazione strategica delle aree urbane e le politiche dei rapporti di lavoro. Per informazioni: 0574 602505, oppure didattica@pin.unifi.it, www.laureasviluppolocale.org.