L’apertura del by-pass del Galluzzo slitta di mille giorni. Protestano i cittadini di fronte a ritardi che "mal si giustificano con gli impegni assunti e le risorse impiegate". Con un vero e proprio "annuncio shock", avverte il gruppo consiliare di Rifondazione comunista in Provincia, la Regione Toscana annuncia lo slittamento di altri tre anni della inaugurazione del famoso by-pass del Galluzzo. Una arteria di 3,5 km che aveva la funzione di collegare Via Senese con il bivio per le Bagnese al casello della A1.
Un opera "annunciata allora da Domenici, Biagi, Società Autostrade e Baldassini-Tognozzi-Pontello e attesa non solo dal popolato quartiere 3 ma dall’intera città". Si tratta di un opera strategica che se realizzata decongestionerebbe la zona, riducendo l’inquinamento ambientale, migliorando la qualità della vita per i cittadini e sdrammatizzando una viabilità e mobilità difficile e complessa. Quindi niente inaugurazione nel 2011. "L’arteria - spiega il capogruppo Andrea Calò - se tutto andrà bene non sarà pronta prima della fine del 2012 con oltre mille giorni di ritardo".
Quale scusa "dell’inammissibile ritardo viene utilizzato il famoso crollo" che si verificò durante gli scavi alla galleria del Melarancio. Da quell’evento il cronoprogramma dei lavori di ripristino si è allungato con una cantierizzazione lenta e con una galleria della quale non si vede mai la fine, nonostante le continue rassicurazioni più volte profuse sul rispetto della tabella di marcia da parte della Baldassini-Tognozzi-Pontello. La situazione attuale è "desolante e drammatica". L'ingresso della galleria delle Romite da via Senese "oggi è chiuso da una cancellata aperta solo di giorno".
Sulle aiuole spartitraffico "crescono erbacce alte più di un metro e il fondo stradale che connette l'ingresso del tunnel con la via Senese è ormai un colabrodo pieno di buche". Il tunnel è asfaltato e percorribile ma manca l'illuminazione. Sulle pareti "sono comparsi graffiti e murales, mentre dall'altra parte della galleria campeggia una scritta: 'Che aspettate lo scudetto per aprire questo tunnel? Piacciconi'". Il tracciato dei bypass invece è "un sentiero di fango dove, è stato rilevato, corrono gli scoiattoli, e solo percorrendolo fino alla seconda galleria si possono trovare gli operai al lavoro". Sulla vicenda sono intervenuti sia il Presidente del Quartiere 3 che l’Amministrazione Comunale di Palazzo Vecchio, esprimendo preoccupazione e sconcerto per il ritardo e soprattutto per i danni che si creano alla popolazione e più in generale al complesso della viabilità e mobilità non solo comunale ma provinciale.
I consiglieri provinciali Andrea Calò e Lorenzo Verdi, nell’esprimere il proprio disappunto sui ritardi annunciati nella realizzazione del by-pass del Galluzzo e soprattutto nei riflessi negativi che questi ritardi avranno nei confronti del quartiere, della città e più in generale sulla provincia, hanno chiesto con una domanda d'attualità al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di "riferire dettagliatamente sui motivi che hanno portato la Regione Toscana a dichiarare il differimento di oltre mille giorni dalla realizzazione del by pass del Galluzzo, sullo stato attuale dei lavori e se l’Amministrazione Provinciale per quanto di sua competenza si è occupata di detta opera in collaborazione con le altre amministrazioni locali".
Si chiede di conoscere quali iniziative intende adottare l’Amministrazione Provinciale "affinché il complesso delle opere da realizzare in quella zona - attualmente bloccate - e per le quali sono state impiegate risorse pubbliche possano davvero vedere la loro definitiva concretizzazione in risposta ai bisogni sociali e dei territori coinvolti". Lo slittamento di altri 3 anni per la conclusione dei lavori per il by-pass del Galluzzo "ha creato tra la popolazione seria e viva preoccupazione, tra i cittadini residenti" come anche tra "le migliaia di pendolar che ogni giorno sono costretti a vivere la criticità del Galluzzo".
Il consigliere provinciale del Pd Remo Bombardieri ha scritto una domanda d'attualità per chiedere al Presidente della Provincia Andrea Barducci e all'assessore alle Infrastrutture "se la notizia risponde al vero e quali sono le azioni che eventualemente si intende intraprendere". Si tratta di un'opera considerata strategica, attesa da molto tempo dai cittadini per risolvere e riordinare la decongestione della zona, migliorare la qualità dell'aria e rendere più vivibili gli spazi adiacenti. La "doccia fredda di sapere che per altri mille giorni non ci saranno possibilità di solduzioone crea grande grande disagio e preoccupazione.
"Bene hanno fatto - aggiunge Bombardieri - il Presidente del Quartiere 3 e l'Amministrazione comunale di Palazzo Vecchio ad esprimere preoccupazione e sconcerto per il ritardo e soprattutto per i danni che si creano alla popolazione".