Firenze- L’ennesimo scontro con i talebani ed un altro sodato italiano muore. Si tratta del Tenente Alessandro Romani colpito in un agguato e di un secondo soldato, il Caporal Maggiore Elio Domenico Rapisarda, rimasto ferito. Romani, celibe, romano del 1974 svolgeva la sua attività di paracadutista in Toscana e aveva numerose esperienze in missione all'estero. «Ancora una volta, come nel caso di tante altre giovani vite di militari spezzate in precedenza, io e tutta la Toscana dobbiamo piangere la morte di un soldato italiano in Afghanistan.
E questo non può che essere il momento del dolore e il momento in cui ci stringe intorno ai familiari. Ma è indubbio che quanto è accaduto ci dovrà poi spingere a una attenta riflessione sul senso di questa missione militare». Così il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha voluto esprimere il suo cordoglio per la morte del tenente Alessandro Romani, ufficiale della reggimento Col Moschin della Folgore, di base a Livorno, ucciso ieri in un agguato. «Un'altra tragedia che ci investe – sottolinea Rossi – La guerra in questo paese dura ormai da nove anni senza che si sia stati capaci di realizzare un vero cammino di riconciliazione e pace, e anzi, la vigilia delle elezioni ha segnato una drammatica recrudescenza.
Da parte mi a posso solo dire che quando un soldato muore a essere sconfitta è anche la politica che non ha saputo proteggere la sua vita». Sincero cordoglio e partecipazione al dolore della famiglia sono stati espressi dal presidente del Consiglio regionale della Toscana, Alberto Monaci appresa la notizia della morte del tenente Alessandro Romani del nono Reggimento d’assalto Col Moschin di Livorno. Il presidente che ha partecipato ieri, a Siena alla cerimonia per non dimenticare le vittime di Kabul ha detto: “Un nuovo lutto ha colpito i nostri soldati in Afghanistan.
La morte del tenente Romani avviene proprio oggi ad un anno esatto dalla strage, nella quale furono uccisi sei militari della Folgore, quattro dei quali partiti proprio da Siena”.