“Un giorno in cui ascoltare la parola muta delle vittime e il dolore delle persone a loro più vicine che è anche il nostro dolore. Un dolore vissuto con grande e ammirevole compostezza e misura, e anche la messa celebrata a San Paolo fuori le mura ha avuto questo tono”. Sono le parole dell'assessore regionale alla cooperazione internazionale, al perdono e alla riconciliazione fra i popoli Massimo Toschi, che oggi a Roma ha partecipato in rappresentanza della Regione Toscana ai funerali di Stato dei sei paracadutisti morti a Kabul.
“La politica - ha proseguito la sua riflessione l'assessore - dovrebbe ascoltare di più il dolore delle vittime, che ci interpella in modo radicale e non per piccoli aggiustamenti. Quando è in gioco la vita delle persone vuol dire che non abbiamo fatto il necessario per evitare quelle morti, e non penso solo ai militari italiani ma anche agli altri morti dell'Afganistan. Le soluzioni vanno costruite dall'ascolto di chi muore e dai grandi pensieri, non dai piccoli pensieri difensivi e giustificativi.
Di questo le persone non hanno bisogno”. Dopo la cerimonia romana l'assessore Toschi ha partecipato nel pomeriggio alla tumulazione della salma di Antonio Fortunato nel cimitero di Badesse, il paese nel Comune di Monteriggioni (Siena) dove il il comandante della pattuglia di paracadutisti falcidiata a Kabul risiedeva con la moglie e il figlio di sette anni. “Mi è sembrato giusto - ha detto l'assessore Toschi - essere presente, anche a nome della Giunta regionale, alla sepoltura del tenente Fortunato e condividere con i familiari della vittima questo momento di grande dolore e distacco, portando l'affetto e la partecipazione al lutto di tutti i toscani”. Stamani alle 11, in concomitanza con l'inizio della cerimonia funebre per i soldati italiani morti a Kabul, anche i dipendenti della Regione Toscana hanno aderito alla giornata di lutto nazionale con un gesto semplice e informale, ma significativo: hanno osservato un minuto di silenzio e di raccoglimento.
Alcuni dipendenti sono scesi in cortile, sia nelle sedi di Novoli che di Piazza dell'Unità, per rivolgere insieme agli altri il proprio pensiero alle vite spezzate dall'attentato di giovedì scorso, altri il minuto di silenzio lo hanno invece osservato rimanendo coi colleghi nei propri uffici. E anche Palazzo Vecchio ha osservato un minuto di silenzio in contemporanea con i funerali. “Ci uniamo al raccoglimento di tutto il Paese. Siamo vicini ai familiari dei ragazzi morti a Kabul. La città di Firenze, medaglia d’oro della Resistenza, in questo momento si stringe intorno alla Folgore, all’Esercito e a tutti i militari che lavorano all’estero”.
Queste le parole pronunciate dal sindaco di Firenze, Matteo Renzi, prima del minuto di silenzio, a mezzogiorno, osservato nel cortile della dogana di Palazzo Vecchio. Oltre al sindaco, erano presenti alcuni assessori, consiglieri e dipendenti comunali. A Roma oggi, ai funerali di Stato alla Basilica di San Paolo fuori le Mura, era presente l’assessore alla pubblica istruzione Rosa Maria Di Giorgi con il Gonfalone del Comune. E pure il Consiglio provinciale ha ricordato i soldati caduti a Kabul con un minuto di raccoglimento.