Firenze- Comincerà sabato e domenica con un anticipo la stagione venatoria che
aprirà il 16 settembre: la giunta regionale ha approvato oggi due delibere che
consentono l’apertura anticipata della caccia da appostamento ad alcune specie
migratrici e il via libera al prelievo in deroga dello storno.
Con il provvedimento la giunta autorizza la preapertura per la caccia da appostamento alla tortora, al colombaccio e al merlo. Sabato e domenica sarà anche consentita la caccia da appostamento fisso di alzavola, marzaiola e germano reale nei laghi artificiali (solo nelle province che ne hanno fatto richiesta e cioè Arezzo, Firenze, Lucca, Pisa, Pistoia e Prato).
Quanto al prelievo dello storno, sarà consentito solo da appostamento ai cacciatori residenti in Toscana, fino a 20 capi giornalieri e 100 per l’intero periodo, cioè nei due giorni di preapertura e dal 16 settembre al 14 ottobre. Dopodiché sino al 9 dicembre sarà possibile solo nei vigneti dove non sarà terminata la raccolta di uva e negli uliveti.
“Esprimiamo piena soddisfazione per la delibera regionale che consente la caccia di appostamento alla tortora, al merlo al colombaccio e agli storni fin dai giorni di preapertura”.
Con queste parole, Alessandro Ferretti, presidente provinciale dell’Arici Caccia di Siena, interviene a due giorni dall’inizio della stagione venatoria in Toscana prevista per sabato 1° e domenica 2 settembre. “Siamo convinti – aggiunge Ferretti – che questo provvedimento consentirà un buon intervento sulla gestione della specie che, proprio in questo periodo, considerata l’elevata presenza di storni crea maggiori danni alle produzioni agricole. Si tratta di un primo passo importante, anche se non pienamente sufficiente, in quanto manca ancora la possibilità di utilizzare strumenti adeguati come, per esempio, i richiami vivi.
Inoltre, le limitazioni di territorio sul quale poter intervenire riducono l’azione di salvaguardia delle colture agricole”. “Per questo – prosegue il presidente provinciale di Arci Caccia – auspichiamo una modifica della legge regionale sulle deroghe per dare soluzioni a queste deficienze. Inoltre, proseguiamo nel sostenere la campagna di raccolta firme a sostegno della petizione popolare, promossa dall’Arci Caccia Toscana, rivolta al Ministro delle Risorse Agricole, Paolo De Castro, ed al Governo Prodi per reinserire lo storno nell’elenco delle specie cacciabili.
In questi giorni cacciatori ma anche moltissimi agricoltori e semplici cittadini esasperati dall’eccessiva presenza di branchi di storni nelle città, stanno firmando la petizione”. “Una piccola nota di rammarico – conclude Ferretti – è rappresentata dalla mancata richiesta da parte dell’Amministrazione provinciale di Siena di consentire la caccia di alcune specie di acquatici che avrebbe permesso, a chi caccia queste specie, di iniziare la stagione venatoria nel periodo più adatto”.