Ironici, colorati, rumorosi e pacifici. I Giovani dell'Italia dei Valori, accorsi da numerose province della Toscana, hanno messo in scena, questa mattina in piazza della Repubblica a Firenze, un flash mob contro la cosiddetta Legge Bavaglio. Con abile metafora, sono state letteralmente inscenate le conseguenze che avrebbe portato l'approvazione del Ddl Intercettazioni. "Per fortuna l'esecutivo ha problemi di stretta sopravvivenza da risolvere e il Ddl sulle Intercettazioni non è più in agenda alle Camere", ha spiegato Lara Benfatto, coordinatrice dell'Idv Giovani Firenze e fautrice dell'iniziativa.
"Riteniamo comunque fondamentale denunciare queste pericolose distorisioni per la nostra democrazia e siamo pertanto scesi in piazza ugualmente per sensibilizzare le persone su quelli che consideriamo valori non negoziabili per il nostro Paese e per i quali non è mai vano richiamare l'attenzione della gente: la libertà di informare e di essere informati, la possibilità della magistratura di eseguire le indagini in piena autonomia e con tutti i mezzi che la moderna tecnologia mette a disposizione.
E' una questione di civiltà che non si esaurisce certo nella scomparsa di un decreto legge". Indossando t-shirt con scritte significative come "libertà", "giustizia", "uguaglianza", "informazione", "legalità", nove giovani sono stati simbolicamente uccisi (con un pistola ad acqua caricata a vernice rossa) da una ragazza celata dalla maschera di Silvio Berlusconi. Sullo sfondo, un grande cartellone con scritto NO, dove la "o" era un volto imbavagliato. Ai lati sono state disposte le immagini, tutte rigorosamente incerottate sulla bocca, di personalità del mondo dell'informazione, della magistratura o dello spettacolo che hanno subito, o avrebbero potuto subire, le drammatiche conseguenze di questa proposta di legge criminale.
Paladini o simbolo, nella storia della democrazia italiana, della libera informazione, della giustizia e della legalità: Indro Montanelli, Enzo Biagi, i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, Roberto Saviano, Sabina Guzzanti, Daniele Luttazzi, Milena Gabanelli, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, Michele Santoro, Maria Luisa Busi. Richiamate dal fischietto che ha accompagnato tutta l'iniziativa, molte persone si sono riunite a capannello per assistere a questa breve pièce. Giovani, donne, passanti e turisti, incuriositi e divertiti, hanno animato la manifestazione con applausi e fotografie.