I giornalisti scendono in piazza nel pomeriggio per dire no al bavaglio imposto ai media dal ddl intercettazioni. A Piazza Navona a Roma oggi a partire dalle 17 una manifestazione contro la legge. Slogan: «No al silenzio di Stato». Il disegno di legge sulle intercettazioni ribattezzato “legge bavaglio” arriverà in aula alla Camera il prossimo 29 luglio, dopo l'esame della manovra. Il vicesegretario del Pd Enrico Letta è convinto che il ddl intercettazioni diventerà per la maggioranza, alla Camera, una sorta di Vietnam, che impegnerà la Camera in un tour de force sotto la calura estiva.
Noi giornalisti on line siamo convinti che, nel caso la legge bavaglio diventasse operativa, Internet rimarrebbe l'unico strumento per continuare a fare informazione. Legge bavaglio non è una legge che difende la privacy del cittadino, al contrario, è una legge che difende la privacy del potere. Riunitisi oggi in Conferenza dei Sindaci a Rufina (FI) , i primi cittadini dei Comuni di Pelago, Pontassieve, Rufina, Reggello, Londa, San Godenzo, assieme al Presidente della Comunità Montana Montagna Fiorentina hanno voluto esprimere il dissenso contro la norma definita “legge bavaglio” ossia il disegno di legge sulle intercettazioni, che sta concludendo in questi giorni l’iter legislativo alla Camera e al Senato. I Sindaci esprimono solidarietà alla Federazione Nazionale della Stampa che oggi ha organizzato una manifestazione in Piazza Navona, a Roma, preannunciando una giornata di black out dell’informazione programmata per il 9 luglio.