La scuola viene rimandata a settembre su internet. Gli studenti non si sentono a proprio agio tra i banchi di scuola (73%). C’e’ chi la considera un luogo di tortura (21%) e chi non ha un buon rapporto con il proprio insegnante e sogna professori in stile Robin Williams nel film “L’attimo fuggente” (63%). Inoltre c’e’ chi parla di programmi troppo “antichi” (56%) e di metodi di insegnamento noiosi e tradizionali (49%). Ed è proprio per cambiare la situazione di fatto che i ragazzi salgono in cattedra sul web, lanciando nuove idee per migliorare la scuola.
Tra murales fatti per colorare le pareti (31%) e professori più giovani (35%), la proposta più “esplosiva” è di utilizzare smartphone, iPad e videogames in classe (67%). Se le materie devono rimanere uguali per forza(27%), studiarle con i new media le renderebbe almeno digeribili (75%), oltre a migliorare il rapporto tra compagni di classe e con l’insegnante (61%). Un esperimento che guarda caso l’Università di medicina di Stanford metterà in atto il prossimo anno, fornendo alle matricole ben 90 iPad per studiare.
E’ quanto emerge da uno studio promosso da Comunicazione Perbene, associazione no profit che si batte per l’ecologia nella comunicazione fondata dal Sociologo Saro Trovato, condotto su 1.600 studenti (scuola media e superiore) e realizzato attraverso un monitoraggio su blog, forum, community specializzate sulla scuola e sui più importanti social network, tra cui Facebook e Twitter. Nauseati dalla scuola attuale, i ragazzi puntano il dito verso professori incompetenti, metodi di apprendimento troppo classici, materie noiose ed edifici fatiscenti.
Tra qualche giorno si ritorna in classe e molti ragazzi hanno già il morale a pezzi in quanto considerano la scuola un posto noioso (65%) e dal quale non traggono alcun beneficio (43%). Cosa criticano maggiormente gli studenti della loro scuola? Al primo posto ci sono i professori: da chi si lamenta perché hanno l’età dei loro nonni (39%) a chi li considera poco preparati (27%) e li accusa di stare in classe solo per torturarli, senza cercare mai di istaurare un rapporto alunno-insegnante (19%).
Non mancano critiche anche più crudeli come: gli si vede la dentiera quando parla (23%), va vestito come uno del medioevo (31%) o ha un alito insopportabile (17%) e una cantilena quando spiega che ti fa addormentare (48%). Collegata agli insegnanti, ma anche all’organizzazione scolastica in generale, i ragazzi criticano i metodi di apprendimento che sono costretti ad utilizzare. Da chi brucerebbe subito quei “mattoni” che spaccano la schiena (51%) a chi non sopporta più i soliti compiti in classe e interrogazioni (55%) e si sente ridicolo ad imparare le cose a memoria (33%), per finire con chi ha già la nausea a pensare di dover ricominciare a leggere, sottolineare e ripetere per tutto l’anno (47%). Gli alunni, inoltre, puntano il dito verso i programmi delle materie, che a loro dire sono noiosi e poco interessanti (69%).
Non capiscono infatti perchè devono essere costretti a studiare il pensiero di uno che è morto 500 anni fa (65%) o delle formule matematiche incomprensibili e che non servono a nulla (52%). Per altri è assurdo utilizzare programmi che sono rimasti uguali a quelli di 50 anni fa (41%). I ragazzi non risparmiano critiche nemmeno alla struttura degli edifici. Classi fatiscenti (61%), pareti sporche e con colori deprimente (43%), sedie scomode e banchi in stato pietoso (71%). Infine c’è chi, con le inferriate alle finestre e le aule troppo buie, si sente chiuso in carcere (37%) o chi si lamenta perché non c’è un aula dove rilassarsi per la ricreazione (48%) e aule di informatica con computer inutilizzabili (73%).
Il 67% dei ragazzi vorrebbe una scuola più tecnologica e studiare su smartphone, iPad e videogames. Murales fatti dagli studenti, docenti piu’ giovani e sale ricreative gestite dagli alunni le altre proposte. Quali novità vorrebbero trovare i ragazzi a scuola per il nuovo anno? Innanzitutto sognerebbero di poter utilizzare la tecnologia moderna per studiare da una parte (65%) e rilassarsi e divertirsi con i compagni durante l’intervallo dall’altra (71%). C’è infatti chi propone internet in classe, come supporto per trovare subito ciò che interessa (%) e chi addirittura vorrebbe lasciare i libri a casa e studiare attraverso le applicazioni di iPad e smartphone, utilizzandoli come strumenti di apprendimento (67%).
Molti ragazzi impazzirebbero, invece, all’idea di utilizzare videogiochi, come ad esempio quelli in grado di riconoscere movimenti e voci degli individui permettendo di interagire fisicamente con il gioco, durante l’ora di educazione fisica (73%) o durante l’intervallo per divertirsi con i compagni (69%). O ancora c’è chi dichiara che studierebbe e imparerebbe molto di più se si facessero delle attività o dei giochi interattivi in cui si sfiderebbero i compagni di classe sui programmi studiati (53%). Oltre alla tecnologia, non mancano anche altri suggerimenti che riguardano i vari ambiti della scuola.
Per alcuni basterebbe avere dei professori più giovani (35%), più “moderni” (45%), e studiare materie più attuali, che non parlino solo di cose accadute almeno un secolo prima (28%). C’è poi chi vorrebbe solamente abbellire la scuola con qualche murales fatto proprio dagli studenti (49%) o quantomeno trovare delle pareti colorate in modo più vivace (55%). Per altri sarebbe bello avere una mensa più fornita, che non proponesse sempre i soliti tramezzini, focacce e fritture varie (31%), e una sala ricreativa dove possono entrare solo i ragazzi e fare ciò che vogliono (51%).