Firenze, 1 Settembre 2010- Com'era prevedibile, il Consiglio di Stato ha confermato il blocco del pagamento dei pedaggi ai raccordi autostradali tipo Firenze/Siena. Decisione che arriva dopo il blocco preventivo del medesimo Consiglio di Stato a cui si era appellato il Governo e l'Anas dopo la bocciatura del Tar. Questi pedaggi, sono stati fatti pagare a partire dallo scorso 1 luglio e, nonostante il blocco del Consiglio di Stato, l'Anas aveva continuato per alcuni giorni ad esigere il pagamento. "Pedaggio che, pur di essere riscosso, aveva portato l'Anas a metodi ridicoli e illegali -spiega Vincenzo Donvito, presidente Aduc- per esempio, il balzello per la Firenze/Siena, non essendoci un casello a cui farlo pagare, veniva riscosso all'uscita dell'autostrada Firenze/Certosa indipendentemente dall'uso o meno della superstrada, per cui accadeva che chi usava il raccordo non provenendo dall'autostrada non pagava il balzello, pagato invece da chi, uscendo a quel casello, non andava su quella strada verso Siena.
A questo punto si pone il problema dei rimborsi di chi ha pagato un balzello che non aveva legittimita'. Al di la' di metodi fantasiosi e impraticabili che qualcuno propone (class action), c'e' solo un metodo che potrebbe essere applicato: li' dove e' stato riscosso il balzello il pagamento del pedaggio dovra' essere scontato del medesimo importo del balzello, per un lasso di tempo uguale a quello in cui l'incasso e' stato effettuato, E' probabile che Anas e Governo facciano di tutto (anche legislativamente) per non rimborsare, in quel caso la nostra battaglia per il rispetto della legalita' si spostera' in Parlamento e nelle aule giudiziarie". In merito c'e' anche un esposto/denuncia della sen.
Donatella Poretti alla Procura della Repubblica, in cui si chiede di valutare l'opportunità di procedere nei confronti degli amministratori Anas per reati contro la PA.