Si dice spesso che il sapore della rivincita è a volte più dolce di quello di una vittoria che arriva subito. Per capirlo da ora possiamo chiedere a Gioia Sacco, ventiduenne pontina tesserata per la Società Canottieri “Firenze” che nel weekend appena trascorso a Szeged, in Ungheria, ha conquistato la medaglia di bronzo ai Mondiali Universitari di canottaggio in quattro senza femminile (assieme a Marta Novelli e Gaia Palma del Sisport FIAT di Torino ed a Veronica Pizzamus del Saturnia di Trieste), specialità sempre più amica dopo l’argento iridato da Junior ad Amsterdam nel 2006 e l’oro Under 23 due anni dopo a Brandeburgo. Con questo terzo posto Gioia chiude il cerchio di medaglie mondiali iniziato ad appena 18 anni in Olanda e si riscatta, appunto, del settimo posto con cui, sempre sul quattro senza femminile (e con la sola eccezione di Laura Basadonna al posto di Palma), aveva chiuso a fine luglio i Mondiali Under 23 di Brest, in Bielorussia. Il dettaglio della finale: è stata una gara condotta quasi di soppiatto quella del quartetto azzurro, che fino a metà gara, lasciata scappare un’incontenibile Gran Bretagna, ha permesso a Romania e Olanda di sfogarsi restando all’erta e piazzando in acqua i colpi decisivi dai 1000 metri in poi, sopravanzando le olandesi ed iniziando a battagliare con le rumene per l’argento; alla fine la Romania ha dimostrato di avere una marcia in più e si è avviata verso la seconda piazza, mentre all’Italia di Sacco è rimasta l’energia necessaria per ricacciare indietro gli assalti orange (il quartetto olandese alla fine è quarto a poco più di due secondi) e conquistare il bronzo a sei secondi dalla Gran Bretagna e a meno di due dalla Romania. Il bronzo di Gioia a Szeged è solo l’ultimo dei grandi traguardi tagliati in maglia azzurra dai bianco-rossi in questo 2010: Beatrice Arcangiolini, Andrea Marcaccini e Pietro Zileri due settimane fa ad Hazewinkel, in Belgio, hanno infatti vinto la bellezza di due ori a testa (rispettivamente su quattro senza femminile e due senza) nella Coupe de la Jeunesse, regata europea Junior, mentre sette giorni dopo a Racice, in Repubblica Ceca, Bernardo Nannini ha vinto il bronzo ai Mondiali Junior sull’otto (senza contare le affermazioni mondiali a livello Under 23 a Brest di due illustri ex-Firenze come Francesco Fossi e Massimiliano Landi, entrambi adesso in forza alle Fiamme Gialle, oro rispettivamente su quattro senza e quattro con). E proprio Bernardo Nannini continua in questi giorni a far sognare il circolo del Ponte Vecchio.
Il giovane allievo di Luigi De Lucia, classe 1993, è infatti impegnato sul due senza assieme a Marco Di Costanzo (napoletano del Posillipo e con lui sull’otto bronzo mondiale) nella prima edizione degli Youth Olympic Games, i Giochi Olimpici Giovanili (riservati ad atleti dai 14 ai 18 anni; per il canottaggio l’Italia presenta appena due equipaggi, oltre al due senza maschile c’è quello femminile, e le gare si svolgono su 1000 metri anziché sui canonici 2000) in corso di svolgimento a Singapore.
In Oriente, Bernardo si è sin qui guadagnato l’accesso alle semifinali chiudendo la batteria dietro alla Turchia (per appena un secondo e due decimi) ma davanti a India, anch’essa qualificata, e Bielorussia, prima eliminata. Adesso il due senza azzurro è atteso da una semifinale dura ma non impossibile contro Francia, Slovenia, Australia, Bulgaria e Serbia, mentre dall’altra parte se la giocheranno India, Croazia, Grecia, Gran Bretagna, Spagna e Turchia.
L’appuntamento è per martedì notte alle ore 5.55 (11.55 locali), primi tre di ogni batteria in finale, in programma mercoledì alle 6 italiane (le 12 a Singapore). nella foto Gioia Sacco, prima da destra, mostra il bronzo conquistato con le compagne a Szeged.