L’identikit del vacanziere. Questa estate il 42% degli italiani andrà in vacanza, il 58% ci rinuncerà. Secondo i dati di una recente indagine del Censis, a partire sono soprattutto i giovani (18-34 anni: 53,6%), meno gli anziani (65 anni e oltre: 37%), soprattutto i residenti del Nord-Ovest (54,8%) e del Nord-Est (42,6%), meno al Sud (30,8%). Il dato di chi prevede di partire si alza ancora tra le coppie con figli (48,6%) e tra i residenti delle grandi città (il 45,7% nei centri con oltre 150mila abitanti).
Anche il livello economico delle famiglie conta: se solo il 17,9% di quelle con redditi bassi si permetterà una vacanza, il dato sale al 46,1% tra il ceto medio e al 69,9% tra quanti dispongono di redditi elevati. Cosa è cambiato rispetto a un anno fa. In base alle previsioni, l’11,5% degli italiani effettuerà una vacanza lunga in Italia, il 23,6% un soggiorno breve entro i confini nazionali, il 2,6% una vacanza lunga all’estero e il 4,7% una breve oltre confine. Rispetto alla scorsa estate, c’è la tendenza a ridurre la durata del soggiorno, sia per i viaggi in Italia che all’estero.
Aumentano solo le vacanze brevi entro i confini nazionali (si passa dal 18,1% al 23,6% degli italiani), mentre le vacanze lunghe in Italia passano dal 16,7% all’11,5%. Quanto si spenderà Il 14,2% dei vacanzieri pensa che spenderà di più dello scorso anno. La propensione a spese maggiori per le vacanze riguarda soprattutto i giovani (17,3%), le coppie senza figli (16,8%), le persone con alto reddito (17%). Il 14,9% pensa invece che spenderà di meno. A contrarre le spese saranno soprattutto le coppie con figli (17,4%) e le famiglie con redditi più bassi (16,4%).
Infine, la spesa resterà più o meno uguale allo scorso anno per il 65,2% dei vacanzieri. I giovani e la provincia puntano sull’estero Degli italiani che faranno le vacanze estive, il 17,5% andrà all’estero, per soggiorni brevi in due terzi dei casi. Si tratta soprattutto di giovani: sceglie una destinazione estera il 27,6% delle persone con 18-34 anni che vanno in vacanza, rispetto al 10,7% degli anziani. E si tratta soprattutto di residenti dei centri minori (con 10mila-30mila abitanti), dove il dato sale al 21,5%, mentre nelle grandi città scende al 16,1%.
Il dato più alto della propensione a viaggiare all’estero per turismo è comunque quello del Sud. I residenti del Mezzogiorno fanno in generale meno vacanze degli altri, ma si recano di più all’estero: il 22% di quelli che partiranno varcherà i confini nazionali. Il Mediterraneo sempre attrattivo Gli italiani confermano anche la propensione a visitare i Paesi della regione del Mediterraneo, soprattutto i Paesi rivieraschi europei. Nei viaggi a scopo di turismo, Spagna e Francia fanno la parte del leone: sono stati visitati almeno una volta nella vita rispettivamente dal 49,2% e dal 44,4% degli italiani.
Seguono Grecia (26,4%) e Croazia (19,7%), segno di una preferenza indiscutibile per la sponda nord, privilegiata da una maggiore affinità culturale e linguistica, ma anche dalla facilità dei collegamenti. La sponda sud del Mediterraneo vede in buona posizione i Paesi che più hanno sviluppato l’offerta turistica, in particolare l’Egitto (conosciuto dal 21,2%), la Tunisia (17,8%) e il Marocco (15%). Ma si sta facendo largo nella classifica delle destinazioni turistiche anche la Turchia (12,7%).
Tra i Paesi della regione ancora a bassi livelli di conoscenza diretta figurano Israele (4,3%) e la Giordania (3,1%). È però nelle intenzioni di viaggio future che si misura la curiosità degli italiani, specie dei giovani, verso i Paesi dell’area. I Paesi che gli italiani indicano come più interessanti ai fini turistici sono l’Egitto, dove ha intenzione di recarsi il 24% degli intervistati, seguito da Spagna (19,4%) e Grecia (19,2%), quindi Marocco (14,9%) e con una quota attorno al 10% Francia, Israele e Turchia.
Infine, Giordania (8,3%) e Tunisia (7,9%).