Una volata monstre lunga due mesi per sprintare sull'ambitissimo traguardo dell'assegnazione dei campionati del mondo 2013 su strada: Firenze, Lucca, Pistoia e Montecatini Terme hanno saputo fare sistema in maniera attenta, spinti dall'ambizione legittima di donare per la prima volta a un architrave della storia ciclistica come la Toscana l'evento piu' atteso del calendario internazionale. Dal trionfo di Alfredo Binda sul tracciato tedesco di Adenau nel 1927, stagione d'esordio per i Mondiali, la mancanza di un'edizione iridata ''toscana'' si è avvertita infatti in crescita esponenziale nel tempo: una sensazione di stimolo per il Comitato Organizzatore presieduto da Claudio Rossi che ha trasfuso retaggi culturali forti e concreti nel dossier su cui si pronuncerà l'assise dell'Uci il prossimo 24 settembre a Melbourne. Una decisione, quella del governo internazionale del ciclismo, che cadrà all'interno di un 2010 ricco di significati per il territorio in lizza: al decennale della morte di Gino Bartali, una vita spesa a dimostrare che i grandi giri si vincono illuminati da una fede più solida di ogni avversità, si affianca il cinquantesimo anniversario dell'impresa inattesa di Gastone Nencini, tenace e taciturno ''Leone del Mugello'' vincitore del Tour de France 1960.
Figure uniche, di spessore indiscusso non solo in ambito agonistico unitamente a Fiorenzo Magni, prossimo a fine anno a doppiare la linea bianca del novantesimo compleanno. Nel lavoro di tessitura di energie amministrative e imprenditoriali, Rossi e il suo team hanno inserito un fuoriclasse del buonsenso come Alfredo Martini: con la consueta eleganza e lungimiranza, il commissario tecnico azzurro per antonomasia del ciclismo - sei titoli iridati conquistati dal 1975 al 1997 - ha fornito gli abituali input di sensibilità raccolti nel cuore e nelle preziose agende in pelle compilate con calligrafia pura. Da li gli spunti per disegnare percorsi, che secondo i nuovi dettami dell'Uci, attraverseranno le quattro città e le tre province coinvolte con una conclusione suggestiva in circuito sulla collina fiorentina di Fiesole. Le parole di Alfredo, 89 anni, sono state determinanti nel dosare difficoltà altimetriche, all'interno di paesaggi incantevoli, anche per la categoria juniores, vivaio indiscusso, che si riaccorperà alle competizioni dei più grandi confezionando una possibile settimana intera di alto livello iridato al termine dell'estate 2013. Cavalcando l'onda lunga di uno straordinario e sicuro indotto, in cui la memoria della fatica a pedali si fonderà a scenari artistici incomparabili, gli artefici della candidatura hanno assemblato altresì la memoria di Franco Ballerini, scomparso lo scorso 7 febbraio dopo aver guadagnato i gradi - difficilissimi da ottenere - di degno successore di Martini sull'ammiraglia azzurra, e la grinta e le intuizioni di Paolo Bettini che alla guida della nazionale, fra tre anni, cercherà l'apoteosi da tecnico per centrare una medaglia d'oro nella sua Toscana.