La relazione era finita circa un anno prima, nell'estate del 2009, ma lui non si era rassegnato. Sono stati numerosi gli episodi che fino al maggio scorso si sono ripetuti nel tempo. Messaggi sul cellulare dell'ex convivente, appostamenti e non solo. Lui, trentaquattrenne, aveva anche iniziato a seguire la ex compagna in luoghi pubblici tentando approcci verbali e fisici. In uno degli episodi, alla fine dello scorso maggio, nel tentativo di bloccare la donna che, alla vista dell'uomo aveva tentato di allontanarsi, la donna era stata afferrata al collo e minacciata, nel tentativo di indurla a riallacciare il rapporto.
La donna, impaurita ed esasperata dalla invasività delle molestie dell'ex compagno, all'inizio dello scorso maggio si è rivolta alla Questura per chiedere aiuto. Gli operatori specializzati della Divisione Anticrimine, diretta dal dr. Costantino Capuano, si sono immediatamente attivati per assistere la vittima. Dopo una prima istruttoria, finalizzata all'adozione dell'ammonimento del Questore, la donna ha proceduto alla denuncia dell'ex compagno. La decisione di non tentare la strada dell'ammonimento è stata presa di fronte al ripetersi delle condotte persecutorie.
Il trentaquattrenne continuava infatti ad invadere la privacy della donna, come anche dimostrano gli interventi delle Forze di polizia intervenute in numerosi episodi. A conclusione della istruttoria coordinata dal Sostituto Commissario Cristina Cappelli, quindi, il Giudice per le indagini preliminari, dr.ssa Bagnoli, su richiesta del dr. Ferrigno, Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Firenze, ha emesso l'ordinanza di custodia cautelare in carcere. La misura restrittiva è stata eseguita nelle scorse settimane dagli uomini della Divisione Anticrimine.
Un altro stalker, un palermitano di 40 anni, è finito in manette questa notte per lo stesso reato di atti persecutori. A chiedere l’intervento della Polizia, con una telefonata al 113 è stata ieri sera, intorno alle 24.00 una giovane americana, che aveva già precedentemente segnalato le condotte vessatorie subite dal suo ex fidanzato. Dopo aver cercato di allontanarsi, di fronte all’insistenza dell’uomo, ha chiesto aiuto. Il quarantenne è stato rintracciato dalle Volanti poco distante dalla piazza.
Dopo la ricostruzione della dinamica dei fatti, anche grazie ad alcune testimonianze, l’uomo è stato arrestato e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Il terzo caso registrato negli ultimi 15 giorni riguarda una cittadina rumena di 43 anni. Anche per la donna è scattata la denuncia. La vittima, in questo caso, è un ottantottenne presso il quale la donna presta servizio come badante. Dall’entrata in vigore della legge sullo “stalking” sono 32 i provvedimenti di ammonimento adottati dal Questore di Firenze.
Sono 77 invece, complessivamente, le rischieste pervenute. Tutte sono state oggetto di un’attenta valutazione, al fine di evitare possibili strumentalizzazioni della norma. La Questura continua a dedicare la massima attenzione al fenomeno dello stalking. La gestione accentrata dei casi denunciati e la specializzazione degli operatori addetti con la frequentazione di corsi in psicologia, fortemente voluti dal Questore Francesco Tagliente ed organizzati anche grazie al partenariato con l'Università degli Studi di Firenze, consentono di assicurare l'assistenza richiesta dalle vittime, orientandole in primo luogo verso lo strumento dell'ammonimento, di competenza del Questore.
In particolare, all’indomani della entrata in vigore della normativa di settore, e al fine di evitare incertezze interpretative, dopo incontri congiunti con rappresentanti delle altre Forze di polizia, è stata decisa la gestione accentrata delle casistiche di stalking. All’ufficio Misure di Prevenzione della Divisione Anticrimine, coordinato dal Sostituto Commissario Cristina Cappelli, è stata infatti affidata la trattazione di tutti gli esposti presentati presso gli Uffici denunce della Questura e dei Commissariati.
Attraverso l’impiego di agenti specializzati con corsi di formazione in Psicologia della testimonianza e della comunicazione –organizzati in collaborazione con l’Università degli Studi di Firenze- viene garantita un’assistenza non solo tecnica alle vittime di atti persecutori che si rivolgono in Questura per chiedere aiuto. Si rivela fondamentale, infatti, l’approccio dell’operatore con le persone che siano state vittima di condotte particolarmente invasive della sfera privata e dell’intimità personale.
E’ importante che gli operatori siano in grado di orientare la vittima verso la strada migliore, sulla base di una valutazione che deve essere fatta caso per caso. Attraverso la collaborazione con gli enti assistenziali attivi sul territorio, le vittime vengono indirizzate, qualora ne avvertano l’esigenza, verso le stesse strutture. Sul sito della Questura di Firenze anche una guida che aiuta a riconoscere i sintomi dello stalking e ad orientare le vittime su come e a chi chiedere aiuto.