L'ascesa fiorentina secondo Enrico Faini

"Firenze nell'Età Romanica (1000-1211). L'espansione urbana, lo sviluppo istituzionale, il rapporto con il territorio" dalla Casa Editrice Leo S. Olschki s.r.l.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 luglio 2010 22:27
L'ascesa fiorentina secondo Enrico Faini

La storia gloriosa della città ha un inizio determinato da migliaia di piccole scelte. Sono queste migliaia di piccole vicende personali l'oggetto della ricerca di Enrico Faini, pubblicata recentemente da Olschki nella collana Biblioteca storica toscana. Il volume si intitola "Firenze nell'età romanica (1000-1211). L'espansione urbana, lo sviluppo istituzionale, il rapporto con il territorio" e lancia una serie di stimolanti ipotesi anche per il presente, come l'affermazione che il successo dei Fiorentini si sia fondato in quell'epoca anche sulla capacità di assimilazione di genti forestiere, provenienti dal contado: la gente nuova di cui si canta anche in una celebre romanza del "Gianni Schicchi".

E proprio come nella vicenda ereditaria raccontata nell'opera pucciniana, Faini si dedica all'analisi di migliaia di documenti notarili per indagare sui cambiamenti nell’economia, nella società, nella mentalità che trasformarono un centro urbano periferico e poco noto in una potente comunità cittadina, al tempo in cui fu completata la decorazione marmorea di San Miniato al Monte, molto prima di Giotto e di Dante. Enrico Faini, laureato in Storia alla Facoltà di lettere dell'Università degli studi di Firenze, si è occupato sucessivamente di economia, società, istituzioni e classi dirigenti fiorentine dal secolo X al XIII.

In questo libro il ricercatore ricora ai fiorentini l'origine composita della loro identità, trovando posto nel racconto alle storie dei cittadini venuti da fuori, nonostante in quell'epoca la città non fosse dotata di strumenti facilitatori del processo di assimilazione. L'identità omogenea della Firenze comunale diventa così una sovrastruttura culturale voluta in epoche successive. Il motore delle dinamiche sociali come sempre si dimostrano i processi economici, grazie ad una accellerazione demografica e al flusso migratorio conseguente, dalla campagna alla città. N.

Nov.

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza