Le faceva firmare assegni con importi vari con la scusa di dover pagare le tasse. Accadeva più volte durante l’anno. Alla fine il conto della ignara novantaquattrenne, pensionata, è rimasto in rosso. La storia andava avanti da circa 10 anni, con pagamenti effettuati in assegni che un’amica della vittima, una sessantaduenne fiorentina, le faceva firmare dopo averli attentamente compilati. Circa 30.000 euro la cifra sottratta nel corso degli anni con questa tecnica. A scoprire il raggiro sono stati alcuni parenti della vittima, sorpresi dall’aver appurato che il conto dell’ultranovantenne era scoperto, pur conoscendone le doti parsimoniose. Hanno fatto quindi alcuni controlli, scoprendo che addirittura all’Agenzia delle entrate non risultava alcuna documentazione sulle tasse della donna. L’accaduto è stato quindi denunciato agli uomini della Sezione Reati contro il Patrimonio della Squadra Mobile della Questura di Firenze, coordinati da Alessandro Ausenda. Gli investigatori sono così risaliti alle matrici degli assegni siglati dalla vittima della truffa in favore dell’“amica”, recanti sotto la voce “causale” la dicitura tasse. Dalla ricostruzione dei fatti è emerso che la truffatrice oltre a compilare personalmente gli assegni, rassicurava poi la novantaquattrenne sulla consegna della modulistica per il pagamento delle tasse presso i competenti uffici. Ad “agevolare” il raggiro ha contribuito poi il fatto che la truffatrice è un'ex dipendente dell’Agenzia delle Entrate, e si avvaleva delle sue “competenze professionali” per guadagnare la fiducia della vittima. Da più approfonditi riscontri è poi emerso che uno degli assegni è stato anche contraffatto con la maggiorazione dell’importo, come dimostrato dalla discordanza tra la somma riportata sulla matrice del titolo e quella poi effettivamente incassata dalla truffatrice. A conclusione dell’indagine la sessantaduenne fiorentina è stata denunciata per il reato di truffa aggravata. La Questura ribadisce l’attenzione rispetto al fenomeno delle truffe, ricordando alle persone anziane, maggiormente esposte a rischio, di non consentire a sconosciuti di entrare all’interno dell’abitazione con un pretesto qualsiasi.
In particolare, viene richiamata l’attenzione su chi si presenta come dipendente della Asl, dell’Inps, del Comune. Bisogna tenere presente che tutti i predetti Enti non si avvalgono di persone che operano a domicilio. Anche nel caso in cui il “truffatore” dovesse presentarsi come un appartenente alle Forze dell’ordine, bisogna sempre contattare il 113 o il 112 per la conferma. E’ importante in particolari circostanze, come ad esempio per il ritiro della pensione presso gli uffici postali o il prelievo di somme di denaro presso gli sportelli bancari, farsi accompagnare da un parente o un conoscente e, comunque, chiedere aiuto agli impiegati allo sportello.
Questi ultimi, in presenza di persone anziane che chiedono di prelevare somme di denaro rilevanti, in modo insolito, devono subito chiedere informazioni sul motivo, ed eventualmente allertare il 113. Non è opportuno raccontare a sconosciuti, che magari si avvicinano per strada o supermercati, particolari della propria famiglia, come ad esempio il nome dei propri familiari. In alcuni casi, infatti, il truffatore avvicina l’anziano indicando il nome del familiare per avvalorare la richiesta di pagamento di un debito.
Un ruolo significativo, quindi, possono svolgerlo anche i vicini di casa ed i parenti delle persone anziane, mantenendo con loro un costante contatto, ricordando loro le precauzioni utili ad evitare possibili raggiri. I consigli realizzati dalla Questura di Firenze, rivolti non solo alle potenziali vittime, ma anche ai parenti e ai vicini di casa, e, ancora, ai dipendenti degli Enti maggiormente coinvolti nei casi di truffe agli anziani, sono visibili anche sul sito della Questura, all’indirizzo http://questure.poliziadistato.it/Firenze.
La Questura prosegue così con la campagna informativa nei confronti delle potenziali vittime, oltre a mantenere un elevato livello di attenzione per la prevenzione del fenomeno, assicurando l’intervento immediato per ogni segnalazione.