Una colf per gli anziani che non sono in grado di badare a se stessi pagata con un contributo delle Fondazioni bancarie. L’idea è del capogruppo di Forza Italia Rodolfo Cigliana (membro della commissione sanità e servizi sociali) e del consigliere Massimo Pieri che a Firenze vogliono esportare un progetto in fase di sperimentazione a Bologna. «Nel capoluogo emiliano, - hanno spiegato Cigliana e Pieri - costa due milioni al mese tenere in casa una persona anziana che non è in grado di badare a se stessa.
E se la famiglia è povera, o comunque non in grado di prendersi una donna o un’infermiera e di pagare cachet milionari, il conto lo salda la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna». «A Bologna il Monte - hanno aggiunto i due consiglieri di Forza Italia - che guadagna decine di miliardi all’anno grazie all’8 per cento di azioni di Rolo Banca ha deciso di investire 5 miliardi all’anno per aiutare le famiglie meno ricche che vogliono tenersi in casa un anziano non autosufficiente». Secondo Cigliana e Pieri «anche le Fondazioni bancarie fiorentine e toscane, che gestiscono ogni anno fondi per circa svariate decine miliardi di lire, potrebbero benissimo dare un contributo analogo e risolvere così un problema drammatico visto che a Firenze la popolazione degli ultrasessantacinquenni è in costante aumento».
«Quanto al personale – hanno aggiunto Cigliana e Pieri - questo deve aver partecipato a corsi di formazione e deve essere in grado di pulire la casa, aiutare a tenere in ordine il malato, fargli compagnia e custodirlo per molte ore al giorno. Per evitare le truffe o cattive sorprese bisognerà invece affidarsi alle famiglie. Le Fondazioni potrebbero concedere dei “buoni” con i quali pagare le coop. Le stesse, però, devono avere personale in regola che abbia fatto i corsi e saranno geriatri della Usl a stabilire le esigenze della famiglia.
A ciascuna vengono date 4, 8, 10 o 24 ore di assistenza, a secondo delle esigenze».