Oggi a Lussemburgo, Giulio Tremonti ha illustrato ai suoi colleghi dell'Eurozona i contenuti della Manovra messa a punto dal governo. Ma mentre Confindustria approva le proposte del ministro dell'Economia, gli enti locali si trovano a fronteggiare i possibili effetti della manovra governativa e gli scenari sono critici. Grazie ai tagli del Governo si "sgonfieranno" le ruote degli autobus. Insomma, caro Trasporto pubblico locale, ci sono le strade, c'è una forta richiesta d'uso da parte dei cittadini, ma mancheranno le ruote.
Adamo Azzarello e Piero Giunti, consiglieri provinciali del Pd, declinano in chiave fiorentina i problemi che comporterà l'applicazione - se approvata - delle misure annunciate dal ministro Tremonti. "Siamo di fronte a possibili tagli che incidono letteralmente sulla carne viva dei cittadini", spiegano i due consiglieri. Infatti, proprio la Regione Toscana, una delle più virtuose in ambito di Trasporto pubblico locale (l'unica in Italia, dopo cinque anni, a bandire la seconda tornata di gara), subirà le peggiori conseguenze dei tagli previsti al momento dalla manovra Tremonti.
Preoccupazioni e dati sono emersi stamani in un seminario promosso dalla gruppo Pd della Provincia con gli amministratori dei Comuni fiorentini. Di fronte a una Regione che ha applicato con scrupolo le direttive europee in ordine alla liberalizzazione dei servizi di trasporti pubblici, per cui vi è un sano regime di "concorrenza per il mercato" (responsabilizzazione delle aziende, massimizzazione dell'efficienza del servizio), "la Toscana, invece di essere premiata, verrebbe di fatto penalizzata a vantaggio di altre Regioni, paladine solo a parole della concorrenza ma, di fatto, come in Lombardia, notaie del monopolio".
L'assessore provinciale ai Trasporti Stefano Giorgetti, ha spiegato che sostanzialmente fino a fine anno vi sono le possibilità per portare avanti il servizio, ma dal 2011 "Firenze e la provincia potrebbero restare a ruote sgonfie. La Provincia di Firenze dovrà giocare il suo ruolo, già decisivo, con molta più determinazione nel ridisegnare il Tpl sul territorio urbano ed extraurbano". Il gruppo Pd, intanto, con il capogruppo Stefano Prosperi, svilupperà incontri su tutto il territorio per sostenere "un servizio che non può affondare e che è vitale per tutti, a partire dai lavoratori, dagli studenti e dai pensionati: in sostanza da chi ha più bisogno". Ed ecco uno stralcio conclusivo della Comunicazione del Sindaco Cosimi al Consiglio Comunale di Livorno: "Oggi chiediamo che vi sia un messaggio chiaro e forte: se si decide questa linea strategica si impoverisce il territorio e si impedisce di gestire lo sviluppo impedendo ai Comuni di funzionare nella loro mission, per quello che è il loro scopo.
Avere tolto completamente l’ICI sulla “prima casa” è un errore strutturale, perché essa consentiva una valorizzazione del patrimonio abitativo. Inoltre se non c’è un elemento che sostiene i bilanci delle scuole e del sociale, come si fa a dire si toglie 4 milioni prima di parlarne. Così non si può parlare di Federalismo. E dopodiché noi cosa si fa? Non si paga più il gettone alle Circoscrizioni? Io sono in disaccordo, facciamo scegliere ai cittadini se vogliono le Circoscrizioni.
Il Federalismo è questo: che una comunità scelga, in un quadro complessivo di norme che hanno importanza dal punto di vista delle funzioni dello Stato. Se non è questo francamente, prepariamoci perché i prossimi mesi ci saranno persone che verranno a chiedere aiuto e non a protestare. Il progetto politico che vedo dietro questa manovra è quello che tende a disintegrare gli Enti locali e il loro rapporto diretto con i cittadini, per creare una nuova idea di Federalismo mediatico, degli annunci.
Io sono un Sindaco al secondo mandato, e sono preoccupato, anche se ho un mestiere per le mani e la politica per me è una passione, ma non era mai accaduto che la comunità venisse attaccata a questo livello.”