Il TAR della Toscana ha accolto il ricorso presentato nel 2006 da un gruppo di medici, sostenuti dalla Fp Cgil Toscana e dalla Fp Cgil Medici Toscana, ed ha annullato la delibera della Regione Toscana del 17 ottobre 2005 n. 1015 che prevede la modifica del rapporto ottimale medico-assistiti. Con quella delibera la Regione Toscana, in accordo con alcune organizzazioni sindacali della medicina generale, contraria Cgil Toscana, aveva modificato il rapporto ottimale medico/paziente, che l’accordo nazionale prevede essere un medico ogni 1000 abitanti, determinando una riduzione del numero di medici di medicina generale che possono essere convenzionati con il Servizio Sanitario Regionale in ogni territorio. In base a quella disposizione regionale, secondo la Cgil, è stato ridotto il diritto alla salute dei cittadini toscani.
Riducendo, infatti, il numero di medici di famiglia disponibili in ogni territorio i cittadini si sono dovuti rivolgere a medici con un numero già molto elevato di assistiti, con un peggioramento della qualità del servizio sanitario pubblico. La decisione ha inoltre determinato una difformità di condizioni rispetto ai cittadini delle altre regioni. Non ultimo, come detto dalla Cgil a suo tempo, ha negato la possibilità a tanti giovani medici di accedere alla professione. Per queste ragioni, nel luglio 2006 la Fp Cgil Medici aveva segnalato la delibera anche all’Antitrust ed anche in quel caso c’era stata una pronuncia negativa sull’accordo della medicina generale della Toscana. Tutte le sentenze ed i pareri sono univoci, concordano e rafforzano quanto sostenuto fin dall'inizio dalla Fo Cgil e Fp Cgil Medici che stanno portando avanti questa battaglia a tutela dei diritti dei cittadini e dei medici, per valorizzare tutte le figure professionali e organizzare il territorio come rete integrata, luogo prioritario di assistenza sanitaria al cittadino.
A seguito della sentenza del TAR Toscana la Fpl Cgil e Fp Cgil Medici hanno immediatamente richiamato la Regione Toscana ad un atto di responsabilità: applicare immediatamente la sentenza del TAR; ripristinare il rapporto ottimale medico/assistiti di 1/1000 come previsto dall’accordo nazionale; definire in maniera certa e adeguata le definizione e la conseguente pubblicazione delle zone carenti di medicina generale. nb