Visite mediche gratis per sconfiggere l’eiaculazione precoce

Al via anche in toscana la seconda edizione degli "epdays". 20 centri specialistici disponibili, gratuitamente, dal 24 al 26 maggio, per aiutare gli uomini della regione che si trovano a fare i conti con l’eiaculazione precoce.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 maggio 2010 22:40
Visite mediche gratis per sconfiggere l’eiaculazione precoce

Al via la seconda edizione degli "epdays": 32 medici specialisti di 20 centri della regione dal 24 al 26 maggio visiteranno gratuitamente, su appuntamento, chi soffre o pensa di soffrire di eiaculazione precoce (EP). L’iniziativa che fa seguito a quella del novembre scorso, vede riconfermato l’impegno della Società Italiana di Andrologia (SIA), la Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità (SIAMS) e la Società Italiana di Urologia (SIU).

Da oggi, sarà possibile telefonare al numero verde dedicato (800.93.33.18) o andare su www.eiaculazioneprecocestop.it per trovare il Centro più vicino a cui telefonare per prenotare la visita gratuita. Lui e l’EP… L’identikit dei toscani da aiutare in tre giorni La prima edizione degli epdays ha consentito di delineare, “sul campo”, qual è il possibile identikit del toscano che, con l’EP, ci convive quotidianamente:

  • Il 66% ha un’età tra i 31 ai 50 anni
  • Il 64 ha una relazione stabile (è sposato o convive)
  • Il 78% è in buona salute
  • Il 51% ha uno o più figli
  • Nella totalità dei casi ha un’istruzione superiore
“Durante la tre giorni di novembre abbiamo visitato solo una parte degli uomini della regione che soffrono del problema.

Si potrebbe dire – afferma Nicola Mondaini, Dirigente 1° livello dell’Ospedale Santa Maria Annunziata di Firenze – che ci siamo occupati delle sole avanguardie dell’esercito toscano di eiaculatori precoci. Ed è questo esercito, o almeno parte di esso, che vogliamo intercettare ed aiutare con i nuovi epdays”. Lui, Lei e lo specialista… tre giorni per rompere il ghiaccio I toscani con l’EP sono una “minoranza silenziosa”. I risultati della prima tre giorni lo chiariscono in modo netto:

  • Il 65% non ha mai parlato della propria condizione con uno specialista
  • Solo il 23% ha fatto una visita specifica per l’EP
Sono percentuali che confermano come questa condizione sia vissuta, ancora, in silenzio da chi ne soffre.

Studi clinici e ricerche sociali riportano che il motivo del silenzio sta nell’imbarazzo generato da questo problema. Imbarazzo che porta a non parlarne con il medico e non sempre con la partner (il 73% lo ha fatto). "Prima di rivolgersi a noi, la stragrande maggioranza dei maschi con EP aspetta perché crede che il problema possa risolversi da sé – continua Mondaini –Tutto ciò crea un carico di frustrazione che è facile immaginare e che è direttamente proporzionale agli anni durante i quali il problema persiste".

In realtà, la condizione di EP non può risolversi spontaneamente e diventa invece un crescente problema per la partner o per entrambi (63%). Fino a mettere a rischio lo stesso rapporto di coppia (nel 36% dei casi)."La nuova edizione degli epdays' sarà l’occasione per iniziare 'a rompere il ghiaccio' con quanti fino a oggi non avevano mai trovato il coraggio di parlare con un medico – afferma il Dott. Mondaini – e condurli verso una possibile soluzione. Ma non solo. Le tre Società scientifiche hanno ritenuto necessario replicare la Tre Giorni, per stimolare a tornare per una visita di controllo quanti avevano già partecipato alla prima edizione, consolidando così la loro relazione di cura con lo specialista".

Ma rompere il ghiaccio con il medico è importante soprattutto per salvare il rapporto con la partner. Pur vivendo con frustrazione e ansia la condizione del compagno, il 71% delle donne della regione affronta il problema con gentilezza e molto tatto. Solo un 11% lo ha fatto con preoccupazione e solo raramente con ansia, aggressività e compatimento. Un segno che la donna vuole affrontare il problema senza colpevolizzare il compagno, prospettandosi la possibilità di una soluzione al problema.

"La partner diventa intollerante o aggressiva solo quando il problema persiste da parecchio tempo e il maschio non da segni di volerlo risolvere, - chiarisce Mondaini –. L’atteggiamento della compagna e l’interesse a salvaguardare il rapporto costituisce uno stimolo, un incoraggiamento per il maschio ad affrontare il problema. Tant'è vero che nella pratica clinica quotidiana vediamo che chi è single risolve il problema con maggiore difficoltà di chi ha famiglia. In questo senso, i maschi con EP devono considerare la propria partner come un alleato.

E a maggior ragione vale la pena che accolgano il suo stimolo e vadano a far visita allo specialista durante i prossimi epdays". Primaria e secondaria, non psicologica… Tre giorni per conoscere l’EP L’Eiaculazione Precoce non è uguale per tutti. Si distinguono, infatti, la forma primaria e quella secondaria. La prima è molto più diffusa della seconda come confermano le diagnosi effettuate durante i primi epdays:

  • Il 79% dei toscani con EP è affetto dalla forma primaria
  • Il 21% da quella secondaria
Ma qual’ è la differenza? La primaria si suppone sia determinata geneticamente e coinvolga fattori neurobiologici specifici dell’individuo.

Si manifesta sin dai primi rapporti sessuali e con tutte o quasi le partner. La secondaria si manifesta dopo un periodo di normale attività sessuale e dipende da cause organiche (ad esempio prostatiti o disturbi alla tiroide) o cause psicologico/situazionali (ansia/stress). Che sia primaria o secondaria, siamo in presenza di una condizione che richiede sempre l’intervento di un medico specialista. Ecco perché l’EP va considerata come “condizione medica” e non invece come esclusivo problema psicologico.

In realtà il pregiudizio è ancora radicato, come confermano alcuni dati a livello nazionale: il 92% degli uomini con EP ritiene, erroneamente, che sia un problema in cui i fattori psicologici giocano un ruolo fondamentale (il 54% in particolare lo ritiene esclusivamente un problema psicologico). Mentre solo l’8% limita l’origine dell’EP a cause di natura strettamente fisica.3 Ma la componente psicologica in realtà è presente solo in misura ridotta: ansia e stress sono presenti solo nel 7% dei toscani così come è emerso dalla tre giorni di novembre. "Va da sé perché abbiamo ritenuto importante replicare una tre giorni di visite gratuite – conclude Mondaini –.

E’ infatti un’opportunità unica per aiutare gli uomini a capire esattamente la natura del loro problema, a vincere il loro problema e salvare la loro relazione di coppia”. Il fai da te non funziona… tre giorni per una corretta diagnosi e terapia Ma che cosa fanno i toscani per il loro problema? Si affidano soprattutto a rimedi “fai da te”. Il 33% usa il preservativo. Il 15,7% fa uso della tecnica dello “start and stop” (una tecnica di stimolazione peniena da fare in coppia).

Il 14,7% ricorre alla masturbazione prima del rapporto. Il 13,7% usa creme o spray anestetici. “Si tratta di metodi che hanno tutti in comune l'obiettivo di aumentare il tempo prima dell'eiaculazione. Ma ciò che fanno, non è in genere efficace, al contrario” – aggiunge Mondaini -. In realtà ciò che la maggior parte degli uomini cerca in un rimedio è proprio la sua efficacia (è così per il 67%1). “Ed un rimedio efficace lo può dare solo lo specialista dopo una accurata e corretta diagnosi.

Quindi no al fai da te, sì invece agli “epdays” per affrontare nel modo più corretto l’EP” conclude Mondaini . I 20 Centri Specialistici della Toscana dove è possibile prenotare telefonicamente la visita gratuita:

  • Bagno a Ripoli – Ospedale S. Maria Annunziata – E. Meliani – 055.2496347, 389.2758448
  • Carrara – Azienda USL 1 di Massa e Carrara – B. Bianchi – 335.7209942
  • Cascina – Misericordia di Cascina – G. Campo – 392.9619868
  • Castelfranco di Sotto – Studio medico Uro-Andrologico – G.

    Campo – 392.9619868

  • Firenze – DEMETRA - Centro Italiano Fert. e Sess. – G. Beretta – 055.488709
  • Firenze – Università degli Studi di Firenze Ospedale di Careggi – M. Carini, A. Natali, F. Nelli, A. Minervini – 055.7949402
  • Firenze – A.O. Careggi – A. Delle Rose – 055.7949402
  • Firenze – Azienda Ospedaliera Careggi – M. Maggi, L.

    Vignozzi, A. Magini, C.G. Krausz – 055.7949960

  • Lucca – Ospedale Civile di Lucca – G. Santelli – 058.6970126
  • Massa – Studio Medico – P. Rossi – 328.8169551
  • Pisa – Ospedale Santa Chiara – C. Basile Fasolo – 050.992688
  • Pisa – Ospedale di Cisanello – D. Canale, G. Morelli, G. Pomata, S. Gavioli – 050.997490
  • Pisa – Centro Andrologico Menchini Fabris – F. Menchini Fabris – 050.41544
  • Pistoia – Centro Eugnosis – N.

    Mondaini – 0573.904196

  • Pistoia – Ospedale Del Ceppo – A. Trippitelli, G. Camovaro, A. Della Melina – 0573.352392
  • Prato – Studio Dr. Biscioni – S. Biscioni – 0574.462272
  • Prato – Azienda USL n. 4 Prato – P. Turchi, S. Simi – 0574.435472
  • Scandicci – Studio Medico – P. Bellesi – 055.255244
  • Siena – Policlinico le Scotte – R. Ponchietti, V. Tallis – 0577.585695
  • Viareggio – Studio Urologico e Andrologico Lunardini – L.

    Lunardini – 335.5375037

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