Tutto era organizzato alla perfezione: sfrecciare in autostrada a velocità da formula uno, falsa documentazione che attestava che alla guida c'era un invalido e pagamento delle multe ricevute. E' questo il sistema che avevano organizzato due imprenditori lucchesi per non perdere i punti della patente. Il tutto inizia quando i due chiamano nella loro ditta un 56enne, riconosciuto invalido civile al 100%, dandogli 70 euro in cambio della fotocopia della sua patente di guida e della sottoscrizione di un foglio riportante i propri dati anagrafici.
I due alla guida del SUV di proprietà dell'azienda, iniziano a commettere infrazioni al codice della strada. Il meccanismo si rompe quando l'invalido, che intanto ha perso tutti i punti della patente, si vede recapitare una cartella esattoriale di 958,76 euro, relativa al mancato pagamento di una contravvenzione del luglio 2007. L'infrazione contestata è l'eccesso di velocità sull'autostrada Bologna - Bari, quando il SUV di proprietà dell'impresa dei due imprenditori viaggiava a 189 km/h.
Iniziano le indagini dei Carabinieri di Lucca, che accertano ben tre violazioni commesse dai due imprenditori relative ad eccessi di velocità. In tutti i casi i due pagano le contravvenzioni e mandano i dati della patente dell'invalido per la decurtazione dei punti. Sono stati denunciati per uso di atto falso, sostituzione di persona e truffa. Non è andata meglio al 56 enne, che otterrà nuovamente i punti della patente, ma che è stato deferito per falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico.