Con un’azione coordinata Polizia e Carabinieri hanno eseguito controlli a tappeto a partire dalle 19.00 di ieri fino alle prime ore di questa mattina. L’attività è stata svolta sulla base di una pianificazione attenta, che ha individuato tra gli obiettivi dei controlli il contrasto all’immigrazione clandestina, gli internet point e gli altri luoghi di aggregazione di soggetti ritenuti socialmente pericolosi. Le varie zone sono state suddivise per competenza tra gli equipaggi delle due Forze di polizia impegnate su strada.
In particolare, nel corso della serata sono stati controllati complessivamente 63 internet point. Tre gestori sono stati denunciati per la omessa registrazione degli utenti trovati ad utilizzare le singole postazioni, nonché altri due per la mancata esibizione della licenza. Tutti gli avventori, per un totale di oltre 300 persone, sono stati identificati nell’ambito di una mirata attività, che ha visto la contestuale verifica del rispetto della normativa antiterrorismo da parte dei gestori. Nel mirino dei controlli sono finiti poi anche i money transfer.
In particolare le verifiche sono state modulate sulla base della normativa varata con il pacchetto sicurezza dell’agosto scorso. Quattro persone sono state arrestate per la violazione dell’ordine di espulsione già adottato a loro carico. In particolare, si tratta di un senegalese, un tunisino, un israeliano ed un marocchino, di età compresa tra i trentadue ed i ventisei anni. Altri cinque cittadini extracomunitari sono stati denunciati in stato di libertà per il reato di clandestinità e messi a disposizione dell’Ufficio Immigrazione della Questura.
Un altro cittadino marocchino ventiseienne è stato denunciato per guida senza patente e resistenza a pubblico ufficiale, oltre che per clandestinità. Numerose sono le aree urbane controllate, con particolare riferimento ai parchi pubblici e agli altri luoghi di aggregazione, con attenzione rivolta soprattutto alla presenza di eventuali gruppi, anche per prevenire forme di devianza minorile. In merito, l’attività è stata calibrata sulla base delle indicazioni provenienti dagli esposti indirizzati al Questore dai cittadini.
15 kebhab sono stati sanzionati nel corso dell’operazione. Ai gestori è stata contestata la violazione dell’orario di chiusura. In tutti i casi, infatti, i locali sono stati trovati aperti dopo le ore 1.00, con all’interno numerosi avventori. Le violazioni sono state accertate poco dopo l’orario di chiusura prefissato, fino, in alcuni casi, a diverse ore successive. In alcune aree della città, tra cui S. Maria Novella, sono stati rimossi gli insediamenti abusivi realizzati con l’approssimarsi delle ore notturne da soggetti senza fissa dimora.
Anche in tal caso negli ultimi giorni sono state numerose le segnalazioni giunte in Questura da parte di residenti e commercianti della zona.