Dal 24 maggio al primo giugno si svolge a Montemurlo (Prato) il Contemporanea Festival 2010 - Le arti della scena. Nata in un momento senz’altro complesso a livello istituzionale, politico e culturale, l’ottava edizione del festival, come sempre concepita dall’attenta direzione artistica di Edoardo Donatini, rinnova con coerenza la sua propensione verso le “arti della scena” contemporanea nazionale e internazionale, favorendo percorsi creativi di nuova generazione e riservando particolare attenzione al processo creativo e all’opera in divenire.
Contemporanea Festival 2010 presenta così un variegato calendario di spettacoli, performance, installazioni, appuntamenti tra teatro, danza, arti visive e musica, con diverse prime nazionali di compagnie italiane e straniere, progetti speciali realizzati specificamente per il festival e i suoi spazi, momenti di riflessione e incontri tra pubblico e artisti. Tra gli spettacoli, nella sezione “Scena contemporanea” sono due le prime nazionali che giungono direttamente dalla scena europea: la prima è quella della Compagnia L’Alakran, diretta dal regista Oskar Gomez Mata, una delle punte di diamante del teatro svizzero per la prima volta in Italia, spagnolo d’adozione e già famosissimo in Europa dopo la partecipazione al Festival d’Avignon 2009, che presenterà “Optimistic vs pessimistic”, un lavoro vietato ai minori sull’incertezza e la solitudine dell’uomo moderno, in lingua originale, sottotitolato in italiano e in cinese (27 e 28 maggio); la seconda, dopo il recentissimo debutto al Kunstenfestivaldesarts di Bruxelles e una tappa al Festival Extra Bonlieu Scène Nationale d'Annecy, è il nuovo spettacolo di Rodrigo Garcia, “Esto es así y a mi no me jodáis”, un monologo profondo e irriverente pensato per un attore cieco, che inaugura un filone più intimistico nel lavoro dell’irriverente artista argentino (1 giugno).
C’è poi il mancato spettacolo sul giudizio universale del giovanissimo ma già seguitissimo gruppo ravennate Menoventi, “Invisibilmente” (finalista del bando Vertigine promosso dalla Fondazione Lazio) (24 maggio); “I’m 1984”, un viaggio pseudo scientifico attraverso la Jugoslavia del 1984, la storia mondiale, il cinema, la cultura pop, la science-fiction e la realtà virtuale di Giuseppe Chico, attore, regista e danzatore italiano trapiantato a Parigi, che qui dirige l’attrice croata Barbara Matijevic, spesso presente nei lavori di Jan Fabre (25 maggio); “Rubik”, una sorta di performance/test che prende spunto dal celebre rompicapo Cubo di Rubik di Christian Chironi, performer e artista visivo di Nuoro ma trasferito in Francia, autore di innumerevoli mostre in tutta Europa (26 maggio). Ancora, le coreografie di Moto Mimetico, che con lo spettacolo “S(u)ono corpo” studia la relazione tra movimento, suono e sensibilità sopita (29 maggio); una performance ispirata all’invasione della guerra in Iraq frutto del lavoro condotto da Salvino Raco con il Laboratorio Festival Contemporanea 2010 (30 maggio); “Progetto Ninive” un viaggio attraverso l'evoluzione della comunicazione individuata nel rapporto tra segno, gesto espressivo e parola condotto simultaneamente da tre diverse compagnie, Teatrificio Esse, Terzo Piano Teatro, Compagnia Arra (29 e 30 maggio). Nei due volumi della sezione Alveare, da sempre il progetto caratterizzante di Contemporanea, concentrato sul processo creativo e sull’opera nel suo divenire, dedicano spazio e attenzione a otto compagnie di recente formazione che rappresentano lo sviluppo artistico e produttivo di una nuova generazione del panorama italiano ed europeo (in questa edizione quattro delle compagnie ospiti sono state selezionate nell’ambito del Progetto Europeo Focus on Art and Science in the Performing Art, realizzato con diversi partner europei e in collaborazione, tra gli altri, con Fabbrica Europa-Firenze). In Alveare primo volume (dal 24 al 27 maggio) dunque, presentati in sequenza, vanno in scena: “Ognuno ha il suo fantasma”, ovvero le ombre di Silvia Costa con la sua Plumes dans la tete; “Echo- Adamo’s Home project” con le esplosioni estetiche dei deflagranti Portage, gruppo torinese che manipola con dimestichezza la polvere da sparo e smonta le sovrastrutture mentali; l’ipnotica danza di un chitarrista feroce del “Requiem” della compagnia francese La Zampa; “Room with no echo” una performance su un ambiente mentale dell’artista multimediale slovacco Miha Erman. In Alveare secondo volume (dal 28 maggio al 1 giugno), in sequenza, si assiste a: “How much fortune can we make?” dove i giovani Anagoor, eccellenza del teatro veneto (segnalazione speciale al Premio Scenario 2009), danno voce ad un uomo rapito dalla vertigine dell’opera d’arte; “GMGS / (andi)amo avanti un lavoro che sviluppa il concetto e il rapporto che le persone hanno con la felicità come esperienza e come immaginario di Codice Ivan (vincitori del Premio Scenario 2009); “Primo frammento di un quotidiano disfatto” con cui Korekané e Elisabetta Gambi proseguono la ricerca di un linguaggio comune tra danza e teatro; “Eskaton o il Telos della visione” una piece di Luisa Cortesi sul concetto di vicinanza e lontananza in pittura e scultura e in relazione alla performance e alla capacità di vedere. Tra i progetti speciali si trovano: in prima nazionale il duo Cuocolo/Bosetti che ambienta “The Persistence of Dreams.
Part 2: The Sandman” a domicilio, nelle case degli spettatori (dal 25 al 30 maggio); Katia Giuliani che seleziona tra il pubblico coppie di sconosciuti da far incontrare nella cena-spettacolo “Blind lunch”; “White lives on speaker” una scultura liquida fatta col suono dal giapponese Yuichi Ito (dal 25 al 30 maggio); Marion D’Amburgo e Lucia Poli che raccontano “Anna Karenina” di Tolstoj (dal 28 al 30 maggio). Inoltre, non mancano incontri di approfondimento sugli artisti in programma e, per tutta la sua durata, il festival sarà seguito da una web radio realizzata da giovani con approfondimenti quotidiani su tutti gli eventi. Infine, il dopofestival, oltre a garantire una zona ristoro e relax, offre ogni sera al termine degli spettacoli una serie di concerti e performances curata dalle Associazioni Arteriosa e Blackout.
Contemporanea Festival 2010 è organizzato dal Teatro Metastasio Stabile della Toscana con il sostegno di Regione Toscana e Provincia di Prato e Comune di Prato, in collaborazione con Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci e Comune di Montemurlo.