Si sta svolgendo in queste ore a Roma l'assemblea-manifestazione delle fondazioni lirico sinfoniche italiane. Al centro dell'incontro, che si è aperto con l'esecuzione dell'inno di Mameli, il cosiddetto decreto Bondi, provvedimento che fin dalle sue anticipazioni sulla stampa ha suscitato non poche proteste e che la scorsa settimana è stato affrontato nel corso di un Consiglio comunale aperto e straordinario svoltosi al Comunale di Firenze. Presente al Teatro dell'Opera capitolino anche una rappresentanza del Maggio Musicale Fiorentino. “Quello che vogliamo inviare oggi è un messaggio di grande arrabbiatura da parte di tutti i lavoratori.
Ma non riguardo gli stipendi, quanto perché vogliono destrutturare le fondazioni e quindi la cultura” spiega a Nove da Firenze Massimo Vagaggini della Cgil. E' possibile immaginare una Firenze senza Maggio Musicale? “Assolutamente, non avrebbe senso” replica il sindacalista che poi ricordando il 'peso' del turismo culturale aggiunge: “Firenze dà anche risorse allo Stato attraverso i musei ed altro... e un ritorno deve esserci anche per queste fondazioni che promuovo cultura”. Importanza del mantenimento dei livelli occupazionali, equa distribuzione dei fondi e, soprattutto, tutela e crescita dei giovani sono i punti che ha voluto sottolineare a Nove da Firenze l'assessore provinciale e ballerina di fama mondiale Carla Fracci che ha poi ricordato come i lavoratori del Maggio Musicale Fiorentino siano uniti in questa battaglia, dal primo all'ultimo. "Il lavoro è molto importante e bisogna difenderlo però bisogna vedere anche come" ha concluso puntando l'indice sull'importanza che non ci siano divisioni all'interno del mondo del teatro. Nelle foto, alcune immagini della manifestazione al Teatro dell'Opera di Roma.